mercoledì 3 febbraio 2010

Giovedì della IV settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Con il Vangelo odierno abbiamo la prima lezione sulla missione! Egli vuole che essi facciano, sotto la sua direzione, l’esperienza di quella che sarà la loro vita di pescatori di uomini (vedi Mc 6,7-13).
Di questa vita missionaria, il Signore Gesù ne tratta una fisionomia. Anzitutto la scelta di mandarli a due a due, perché a vicenda si possano aiutare durante il cammino e rinsaldare la vita delle singole persone.
Inoltre, conferisce un potere sulle forze del male, che inquietano il cuore e insidiano la mente. Ma chi segue il Signore non deve temere! Se si aggrappa al bastone della Parola di Dio nel proprio cammino spirituale e si esercita nella libertà da ogni avidità di possesso, è vigoroso; sì, forte nella fede, lieto nella speranza e perseverante nella carità.
Per vivere questo stile Gesù adotta un modo opposto all nostro pensiero. Noi diciamo: ecco devo andare a... mi occorre questo. Il Signore invece fa una lista di tutto l'opposto di quanto il nostro cuore agitato ha già fatto o pensa di fare.
Quello di cui i suoi possono fare a meno: non due borse, non due bastoni, non approvvigionamenti di viveri, non denaro, non più paia di calzari, non due tuniche.
È una missione che non ha frontiere e che chiede ai discepoli di andare sempre oltre. La loro forza è solo nel Signore, l'unico bagaglio che debbono portare con sé è il Vangelo, l'unica tunica di cui vestirsi è la misericordia, l'unico bastone su cui poggiarsi è la carità (i Padri della Chiesa commentano che Gesù li mandò a due a due perché l'amore vicendevole fosse la prima predicazione).
In queste parole abbiamo in forza attualizzante e profonda, un suggerimento concreto di come sciogliersi dalle catene dei bisogni: nel viaggio della tua vita con Cristo, quanto meno sei attaccato a roba, denaro, ossessività varie, tanto più vivi un tenore di esistenza serena, pacifica e pacificante.
Nella nostra preghiera fermiamoci a vedere il nostro cammino esistenziale confontandolo con la Parola di Dio, senza scoraggiarci se non arriviamo ancora. Possiamo pregare con queste o simili parole: Signore Gesù, donami un cuore semplice e povero, perché libero ti cerchi e ti ami lungo le strade del tempo.