domenica 25 aprile 2010

Lunedì della IV settimana di Pasqua

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Anche quest'oggi ci ritroviamo ad assaporare la Parola che ci presenta il buon Pastore e la sua attività, la sua influenza in mezzo a noi.
Il brano odierno (vedi Gv 10,1-10) è la continuazione del capitolo precedente. Il discorso sulla porta e il buon Pastore spiega e interpreta il significato dell'epilogo drammatico della professione di fede del cieco guarito.

Nel vangelo di oggi, Gesù buon pastore, si presenta come la porta. Lui la porta spalancata su pascoli ubertosi di vita eterna. “Se uno entra attraverso di me – dice Gesù - Pastore – sarà salvo”.
Questa porta spesso e volentieri è chiusa ma a causa del nostro "no" a Dio. Questa porta è stretta, difficile ad aprirsi, bassa, faticosa per chi, a forza, avesse voluto aprirla.
Passare attraverso Gesù come attraverso una porta viva, una di quelle tante porte che ogni giorno attraversiamo, perché, in funzione di che? La Porta in Cristo indica il passaggio sicuro nella sua Parola. Con Cristo, in Cristo e per Cristo possiamo realizzare questo passaggio per la nostra vita. Infatti, Gesù è la porta della vita. Ora questa porta, grazie alla morte in croce e alla resurrezione di Gesù, è spalancata ed apre il cammino verso la santità di Dio, verso la vita eterna.
Questo cammino verso la santità di Dio lo possiamo fare nella misura in cui entriamo nella sua mentalità uscendo da quella mondana.
Gesù è il senso dell'esistenza: la mia, la tua, quella di tutti. E' il senso, il contenuto più vero e nobile e la condizione per avere orientamento e giungere alla meta.
Gesù dà senso al nostro esistere perché dice che passando per dove Lui è passato (passione, morte ma anche resurrezione) realizziamo noi stessi e qualifichiamo, attorno a noi, la vita. Gesù è il contenuto del nostro esistere perché Lui stesso ha detto: "Io sono la vita"; Gesù è la condizione, l'orientamento per giungere là dove è Lui stesso a condurci: con sé al Padre in un clima di agilità, di libertà e vita piena ("entrerà, uscirà, troverà pascolo"), cioè vita vera, significato, valore, strade di pace e di gioia nel dono di sé.
Preghiamo perchè il nostro cuore sia spalancato a questa grazia divina e poter essere condotti per mano verso la vita eterna.