sabato 13 ottobre 2007

NELLA SUA PAROLA LA NOSTRA FELICITA'

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Questa mattina nella sua brevità, l'Evangelista Luca ci riporta un episodio particolare: In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!». Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!» (Lc 11, 27-28). In questo piccolo brano del Vangelo, che contiene una grande verità, il Signore ci mostra la via della gioia vera, profonda e ci aiuta a distinguere tra felicità e felicità. Il discorso che troviamo nel Vangelo, non nega che per la Madonna fu una grande gioia essere la madre di Gesù, ma dice che nella sua gioia c'e un elemento più profondo. Tutti bene o male sappiamo un pochetto della vita della Madonna. Come Ella aveva rinunciato alla maternità. Due volte nella sua vita Dio le domandò la rinuncia alla maternità: prima dell'annuncio dell'Angelo e sul Calvario, quando Maria, in un certo senso, rinnovò la sua rinuncia accettando il sacrificio del Figlio, accettando di non essere più madre di un figlio vivo. Ma domandandole questo sacrificio così grande Dio le diede molto di più: la unì a se, le rivelò i suoi disegni e fece di lei la collaboratrice a questi divini disegni, a un livello profondissimo.
Anche per noi, oggi, si rinnova la chiamata di Dio: ci sono molti aspetti ed è importante attaccarsi al più autentico, al più profondo. Noi a quale ci attacchiamo? Leggendolo dai giornali o ascoltanto le notizie, non cambia nulla "solita minestra" che ogni giorno si rigetta. Eppure nell'ascolto della Parola di Dio, noi possiamo trovare la nostra felicità, il vero senso del vivere in una società più autentica, più sicura.
Attacchiamoci sempre, e ogni giorno, a ciò che è essenziale. Seguiamo la Parola di Dio. Certo ci porterà per strade difficili ma sempre secondo le nostre forze, le nostre capacità, percé lì troveremo la nostra beatitudine. "Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano", la parola di Dio che ci rivela il suo mistero e il suo disegno d'amore, la parola che è anche la sua volontà, che è nutrimento della nostra anima, come era il cibo di Gesù.
Preghiamo perché nella nostra vita otteniamo sempre la grazia di essere attaccati a ciò che davvero è essenziale, per essere liberi di fare della nostra vita una lode al Signore di tutto quanto egli vorrà chiederci per farci crescere nel suo amore e ricevere la beatitudine eterna.