mercoledì 10 ottobre 2007

SIGNORE, INSEGNACI A PREGARE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Oggi, anche se non lo celebriamo solennemente, nel martirologio abbiamo un grande evangelizzatore dell'Africa: San Daniele Comboni.
In questa ricorrenza, troviamo nel Vangelo del giorno (vedi Lc 11, 1-4) una richiesta da parte dei discepoli a Gesù: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Anzitutto, questa richiesta ci dice che abbiammo bisogno di imparare a pregare e sopratutto di chiedere il dono della preghiera.
Sì, perché la preghiera non è una semplice richiesta da farsi nelle necessità, la preghiera è un rapporto. I discepoli hanno capito in Gesù che si ritirava da solo a pregare, si rendono conto che Gesù non prega come gli altri maestri del tempo, che questo rapporto era basilare nella vita di tutti i giorni e non esitano a chiedere quale strada intraprendere per arrivarci.
A questa richiesta Gesù non fa altro che presentare Dio come Padre di tutti ed invita ad invocarlo con questo nome: Padre nostro.
E' una bella preghiera che ci è stata consegnata nel giorno del nostro battesimo, una preghiera da vivere più che recitare. Forse sarebbe il caso che ogni giorno prendessimo una sola delle invocazioni contenute in questa preghiera per capirne il senso.
Forse i discepoli e magari anche noi abituati a vedre o leggere i molteplici libri sul tema in questione, ci saremmo aspettato una lunga dissertazione sulla preghiera, un vero e proprio trattato, una scuola di preghiera, il Signore invece scandisce, semplicemente e senza preamboli, un modello di preghiera da cui tutti gli oranti del mondo hanno attinto la primaria ispirazione per rivolgersi a Dio nel modo più semplice ed efficace.
Oggi nella nostra preghiera siamo chiamati a riscoprire la dimensione del dono della preghiera attraverso la recita del Padre nostro. Scoprire questa preghiera è anzitutto mettersi in cammino per i suoi sentieri, dove la Bellezza di Dio incanta, innamora e ci rimette nuovamente in strada per un nuovo programma di vita.
Affidiamoci con questa preghiera divina alla misericordia del Signore. Chiediamogli questo dono e la sua attualizzazione nel quotidiano.