domenica 30 dicembre 2007

PURIFICARE LA MEMORIA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Siamo arrivati all'ultimo dell'anno 2007. Il calendario riporta per noi diversi santi, tra cui San Silvestro. Il 31 dicembre, di ogni anno, ognuno si chiede: come è stato questo anno trascorso? Un anno in genere trascorre tra gioie e dolori, tra fatiche e speranze, ma anche di situazioni gravi che difficilmente si rimarginano.
Forse dobbiamo imparare a vedere in queste situazioni il passaggio di Dio, dove lascia al nostro cuore una scia del suo amore, per poterci proiettare verso il futuro.
Il Vangelo (vedi Gv 1,1-18) ci fa fare proprio questo percorso e vedere come abbiamo corrisposto al Suo amore. Qualcuno chiamerebbe questo iter della fede così: "purificazione della memoria".
Questo iter parte dal principio, prima della creazione, quando il Verbo, divino, dinamico e vivo era con Dio ed era Dio. Con queste tre brevi affermazioni, eccoci condotti al mistero stesso della Trinità. Ci è stato concesso di vedere che il Verbo divino ha origine nell’eternità di Dio, vive in un’unione particolare e ineffabile con Dio, è Dio stesso, uguale al Padre e non subordinato o inferiore. E questo Verbo, personale e trascendente, è sceso dalla sua dimora celeste perché Dio fosse presente, in carne ed ossa, sulla terra e per insegnarci a conoscere direttamente il Padre, che lui solo aveva visto. Perché il Verbo è da sempre e per sempre il Figlio Unigenito e prediletto di Dio. In Cristo si trovano unite la divinità e l’umanità. In Cristo vediamo la gloria di Dio brillare attraverso la sua umanità. Ma l’identità del Figlio col Padre è espressa nella dipendenza, nell’obbedienza completa rivelata nel sacrificio, nel dono totale di sé. Si intravede qui l’umiltà della Trinità, così come è manifestata nella carne mortale di Cristo. Parlandoci del suo legame con il Padre, Gesù vuole attirarci a sé per fare di noi i suoi discepoli e figli di Dio. Vuole insegnarci che la nostra vita deve riflettere, nella condizione umana, la vita della Trinità, la vita di Dio stesso, se desideriamo ricevere i suoi doni apportatori di salvezza.
Preghiamo così: O Dio, Signore del tempo e della vita, concedici di scoprire con gioia i segni della tua provvidenza e donaci la forza di testimoniare e di diffondere il vangelo del tuo Figlio, il Cristo benedetto, che vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Auguri, perché possiamo passare in un nuovo anno purificati dal passaggio di Dio!