mercoledì 2 gennaio 2008

CHIAMATI AD ESSERE TESTIMONI DEL VANGELO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

La Parola odierna è insierita nella ricorrenza dei Santi Basilio e Gregorio. L'ambientazione della stessa Parola ci riporta nel deserto per ascoltare una voce, così come è successo nel tempo di Avvento. Qualcosa non quadra? No, tutto è a posto. Alle volte bisogna fare il passo indietro per capire meglio cosa il Signore vuole comunicarci.
Nel brano evangelico di oggi (vedi Gv 1,19-28) troviamo la testimonianza del Battista, uomo giusto e austero. Vive nel deserto, lontano dalla capitale religiosa e politica. Eppure, in molti vanno da lui per ricevere un battesimo di penitenza ed essere così rigenerati. Tutti lo stimano, al punto da indicarlo come il Messia, o come Elia, o comunque come un grande profeta. Egli si schernisce e insiste nel dire: "Non sono il profeta, non sono il Messia". Di se stesso dice solo: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: raddrizzate la via del Signore".
Cos'è una voce? Poco più che nulla. Eppure le parole che il Battista pronuncia non sono vane: provengono da un cuore puro. Sono parole vere che giungono sino al cuore. Questa è la sua forza: una forza debole (vedi 2Cor 12,9), che riesce però a toccare il cuore di chi lo ascolta.
Giovanni è figura dei testimoni del Vangelo, potremmo dire figura della stessa Chiesa: essere cioè una voce che indica agli uomini Gesù. Giovanni non si appartiene, non è (e non vuole essere) al centro della scena; egli indica un altro: il Signore. È un modo di concepirsi e di vivere ben lontano dalle abitudini usuali di chi si mette al centro della scena. E' questa la vocazione del discepolo, e anche la sua gioia.
Preghiamo, allora, perché la nostra vita sia una autentica testimonianza dell'amore di Dio. Proviamo a pregare con queste parole: Padre santo, che con la venuta del tuo Figlio ci hai dato la gioia di conoscerti, fa’ che la nostra vita sia un annuncio coerente dei misteri della salvezza, perchè tutto il mondo creda. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore. Amen.