martedì 11 marzo 2008

DI QUALE LIBERTA' PARLIAMO?

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Gesù nel Vangelo ci dice: "Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero" (vedi Gv 8,31-42). Un'affermazione forte, quella di Gesù, una provocazione per i nostri tempi ammalati di originalità, una riflessione inquietante per l'uomo che vuole a tutti i costi essere libero di scegliere. Essere libero o essere schiavo del peccato, ecco il dilemma che ogni uomo deve affrontare.
La libertà è un bene prezioso, ma spesso non sappiamo cosa sia la vera libertà. Essere libero significa appartenere completamente a Dio, fare la sua volontà, poiché Lui desidera la nostra salvezza. Essere libero, non significa vivere in schiavitù, cioé andare per la propria strada, fare i signori di se stessi. Essere libero significa fare del bene e ciò fa piacere a Dio.
Impariamo a perseverare nell’insegnamento di Cristo. Perseverare significa perdurare sempre, costantemente. Perseverare significa credere anche a scapito della logica umana e delle convinzioni universali. Ciò significa avere il coraggio di dare fiducia a Gesù, rimanere sempre nella casa del Padre.
In questo grande cammino di fede, bisogna sperare contro ogni speranza, come Abramo che ha mostrato di avere del tutto fiducia in Dio. È in forza di questa speranza che i patriarchi levano lo sguardo, anche in mezzo alle angustie del presente, verso la terra promessa o l'avvento del Messia. Ed il merito di Abramo, modello dei credenti, è quello di aver sperato contro ogni speranza (cfr. Rm 4,18). È un itinerario che si fa per tutta la vita fino all'incontro finale con Dio.
Prendiamo questa piega insegnataci da Abramo. Gesù, Figlio di Dio è venuto sulla terra per cercare e per salvare ciò che era perduto. Come? Gesù, con coraggio, ci svela che solo la sua Parola ci porta alla libertà, che solo seguendo lui riusciremo ad essere liberi. Liberi dalle passioni che ci impediscono di giudicare, liberi dai giudizi degli altri, dalle nostre paure, dal peccato. Liberi per amare, liberi per donare la nostra vita, non per giocarla in un istinto egoistico che ci distoglie dal vero senso della vita.
Preghiamo così: Sì, o Signore, rendici liberi, oggi, leggeri nel cuore poiché da te amati, puri di cuore perché preziosi ai tuoi occhi. Liberaci da ogni laccio, da ogni tormento, da ogni giro di testa, per essere resi capaci di donare la nostra vita. Tu liberaci, o liberatore, e saremo liberi di amare.