mercoledì 26 marzo 2008

IL SIGNORE CI CONCEDA LA SUA PACE!

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Continua il pensiero nel medesimo capitolo del Vangelo di Luca (vedi Lc 24,35-48), una continuazione che va dallo smarrimento allo stupore, a quella pace che Gesù stesso dona.
La morte e la resurrezione di Gesù lascia ancora paurosi i discepoli che continuano a vivere rinchiusi nel Cenacolo. Gesù, apparendo loro, li cambia nel cuore.
Egli usa parole terapeutiche. Dice: "Pace a voi". Nessun ammonimento, nessun insegnamento, solo questo solo "soffio" vitalizzante: "Pace a voi". Gesù risorto comunica se stesso perché è Lui stesso, è la nostra pace: «Egli —dice San Paolo— è la nostra pace» (Ef 2,14).
Che cosa significano per noi, le lapidarie parole dell'Apostolo? Anzitutto che non dobbiamo cercare la pace al di fuori di Cristo, e, tanto meno, contro di Lui. Dobbiamo, invece, sforzarci di vivere le parole di Paolo: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù» (Fil 2,5). Egli è Colui che apre interiormente i suoi perché siano in grado di capire le scritture: capire che tutto, dagli scritti di Mosè a quelli profetici e sapienziali, tutto è in ordine a quel mistero pasquale che ora si è compiuto e che è la nostra salvezza.
Ciò suppone la nostra personale conversione, efficacemente espressa da san Paolo in questi termini: «Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ognuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Non cerchi ciascuno il proprio interesse, ma anche quello degli altri» (Fil 2,3-4).
Se Cristo «ha abbattuto il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia» (cfr. Ef 2,14); se Lui «ha distrutto in sé l'inimicizia» per «riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo per mezzo della croce» (cfr. Ef 2,16), come può ancora esistere l'inimicizia nel mondo? Come può esistere l'odio? Come è possibile uccidersi a vicenda?
La preghiera di oggi è quella di fare spazio nella mia ferialità, perché nel cenacolo del cuore possa percepire la presenza di Gesù, che è Pace. Pregando, accogliamo le Sacre Scritture e soffermiamoci pregandole.
Preghiamo così: Gesù, fa' che io possa riconoscerti sulle rive del mio quotidiano. Fa' che percepisca quanto tu mi ami proprio quando mi dai di scoprire Te nella persona affaticata, debole, povera; quando mi chiami a servirla.