venerdì 20 giugno 2008

IN DIO RIPRENDITI DAL TUO AFFANNO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Quanti consigli che ci arrivano dalla Parola di Dio. Nella celebrazione di un giovane santo, San Luigi Gonzaga, nel Vangelo (vedi Mt 6,24-34) abbiamo un insegnamento di Gesù, un imperativo, oggi, quanto mai terapeutico. Tutti sappiamo come la vita corre, e va talmente di corsa al lavoro e nelle varie strutture operative, che la famiglia ne risente, e anche la singola persona. In questo correre nasce l'affanno. Un affanno di un cuore che si ammala sempre più, che si dimentica che la vita "vale più del cibo, più del vestito" come dice Gesù, ed è così perché è un dono di Dio. Ogni vita, infatti, ha la sua sorgente in Dio e il suo prolungarsi negli orizzonti eterni. Ciò che Gesù, da perfetto terapeuta, ci fa cogliere, è che bisogna proprio tendere alla libertà. Perché c'è un padrone che ti schiavizza interamente ed è il modo di gestire la vita secondo la mentalità mondana; e c'è un padrone che, se tu scegli di servirlo, ti riconsegna alla tua identità di immagine e somiglianza Sua, e perciò ti rende libero. Questo padrone si chiama Dio!
Spesso ci ritroviamo affannosi perché dimentichiamo Dio, quanto Lui sia caro per noi ma neanche osserviamo quanto fa con il suo creato e non avendo in noi questa attenzione, facilmente non potremmo mai immagginare quanta cura ha per ciascuno di noi.
Il Vangelo ci dice che bisogna anzitutto cercare il regno di Dio nella propria vita, cioè scegliere di essere dalla parte di Gesù e valutare col suo criterio quello che siamo chiamati a vivere. Forse inizialmente non ci capiremo o forse sentire una sensazione d'Amore dentro di noi. Allora cominceremo a respirare a piene polmoni senza affannarci in quanto liberi di amare, capaci di vivere e diffondere un senso di pace.
Oggi, preghiamo così: Signore, donami la tua pace, non quella che dà il mondo. Mio Signore, mio Dio liberatore!