venerdì 6 giugno 2008

LA VEDOVA: MODELLO DI DONAZIONE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

"Dalla sua miseria gettò quanto aveva, tutta intera la sua vita", sono le parole di Gesù che con queste o parole simili troviamo nel vangelo (vedi Mc 12,38-44).
Mancano pochi capitoli per finire il vangelo di Marco e Gesù sta per lasciarci, infatti dal cap. 14 inizieremo a leggere la cattura di Gesù ove segue la sua passione, morte e risurrezione.
Dicevo Gesù ci lascia, ma va via lasciandoci qualcosa di bello, prezioso: lui stesso. Però di conseguenza ci dice di guardarci dagli scribi, i falsi maestri che tanto amiamo che, ancora oggi, andiamo a cercare quando vediamo che coi preti e frati non riusciamo a cavare un ragno dal buco. C'è di prendere a modello la vedova indicata da Gesù e non coloro che amano il culto della propria immagine, cioé se stessi, e si servono di tutto e di tutti, anche della Parola del Signore per primeggiare.
La vedova che Gesù ci indica è sola e inosservata, povera ed umile, "getta" tutta la sua vita. Somiglia a Gesù che si è fatto ultimo di tutti mettendo la sua vita a servizio di tutti. La vedova è il vangelo vivente in cui si rispecchia il volto di Gesù maestro. Da questa donna si dffonde il buon profumo di Cristo, per la vita di ogni uomo e di ogni donna (vedi 2Cor 2,14).
In questa donna, vedova, abbiamo l'immagine del discepolo di Cristo, che agisce come il suo Signore, facendo per lui quanto lui ha fatto per lei.
Preghiamo riconoscendo Gesù come nostro Signore. Offriamogli noi stessi e la nostra vita. Preghiamo con queste parole: O Signore, tu che non pesi il dono tra le mani, ma guardi alla sincerità del cuore, insegnaci a donare tutto ciò che siamo, imparando da te che hai dato la tua vita per noi e ora vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.