domenica 19 ottobre 2008

L'ESSENZIALE...

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


“Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni” (vedi Lc 12,13-21).
Gesù mette sempre in guardia ma in tempi come oggi, specialmente di crisi economica, di fabbriche che chiudono e operai che tornano a casa, è attuale questo monito di Gesù? Penso di sì, perché se crolla la borsa e quanto riguarda l'economia, il messaggio di Gesù va oltre la precarietà dei beni terreni, nel senso che non sono il valore della persona per non dire che la storia ci insegna che la corsa al potere e le risorse del capitalismo non sono eterne. Infatti, "Quelli che pensano di possedere qualche cosa quaggiù, più che possederla, ne sono posseduti; e quelli che si lasciano guidare dall’amor proprio sono prigionieri di se stessi" (Dall'Imitazione di Cristo).
Ecco perché i Vangelo ci rivela una semplicità che viene indirizzata a un cuore che non si attacca ai beni terreni, ma punta il suo sguardo e il suo cammino verso la Patria celeste, verso Dio. Tutto il Vangelo è percorso dalla simpatia del Cristo per chi si affida a Dio e non accumula. Purtroppo non tutti lapensano allo stesso modo, per non parlare di un consumismo sfrenato, lo spreco assurdo di beni, l’aumento inadeguato dei bisogni indotti da una pubblicità spesso subdola continuano ad aumentare il divario fra poveri e ricchi e sono in antitesi con quella sobrietà che ci viene continuamente riproposta dal magistero della Chiesa che si fa eco del messaggio evangelico. E' il caso di imparare a pregare la provvidenza e a mettere nelle sue mani più fiducia, attenzione verso i poveri e la capacità di avere solo l'essenziale.