martedì 17 marzo 2009

FEDELI ALLA VOLONTA' DI DIO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


La pagina del Vangelo di oggi ci invita a seguire con estrema fedeltà la legge di Dio, cioè la sua volontà manifestata nella sua parola (vedi Mt 5,17-19). In questo brano, chiamato "discorso delle antitesi", Matteo solleva il problema del rapporto tra Gesù e la legge, tra il Vangelo e le norme morali. La frase "avete inteso che fu detto,... io invece vi dico", che scandisce come un ritornello questa pagina del Vangelo, potrebbe indurre a pensare che si riferisca ad una sorta di abolizione della legge. Ma Gesù fin dall'inizio chiarisce: "Non sono venuto ad abrogare, ma a compiere".
Ed è proprio il "compimento" della legge il centro di questo brano evangelico.Gesù, non solo riconosce ai precetti dell’Antico Testamento tutta la loro importanza, ma realizza nella sua persona ciò che i profeti avevano annunciato. Qual è il compimento di cui parla Gesù nel Vangelo? E' Lui stesso, l'amore fattosi carne. Si tratta di diventare "perfetti come perfetto è il vostro Padre che è nei cieli" dice Gesù ai discepoli, richiamando la frase analoga del Levitico: "Siate santi, perché sono io Santo, il Signore vostro Dio!" (Lv 19,2), praticando e insegnando la sintesi e il cuore della Legge che è l'amore di Dio e del prossimo.
"Mio cibo è fare la volontà del Padre", ha detto il Signore Gesù. La sua infinità libertà è quella di aderire per amore a un progetto d'infinito Amore.
Anche per me è così. Non sono veramente libero quando faccio ciò che mi pare, ma quando per amore (e solo per amore!), abbraccio ciò che Dio vuole da me, momento per momento. L'ascolto e la pratica della Parola di Gesù fa conoscere la verità e la verità mi rende libero (cfr. Gv 8,32).
È penetrandole che le cose rivelano la loro verità profonda. Se si resta in superficie, tutto è facilmente travisato. Gesù non sovverte la Legge mosaica, ma non ne accetta le interpretazioni formalistiche, senz’anima, senz’amore. La Legge esiste perché le persone realizzino se stesse nel disegno di Dio, all’insegna di una libertà interiore che è amore. Proprio questo Gesù è venuto a vivere e a insegnare. “Compimento della Legge è l’amore” (Rm 13,10), dice S. Paolo. E solo per amore Gesù ha accettato di essere inchiodato alla croce.
L’amore, e soltanto l’amore, ci libera dal giogo che, in se stessa, la Legge può sembrare.
In questa Quaresima chiediamo una duplice conversione: che il nostro cuore sia sempre rivolto a Dio, in ascolto di quanto ci chiede; e che impariamo, grazie a ciò, a conformare il quotidiano delle nostre giornate a tutto quanto egli ci domanda con la sua parola.
Preghiamo così: Dammi, Signore, la fedeltà a Te, nell’accogliere e vivere la tua Parola ogni giorno, perché io sappia amare e obbedire a Te, al Tuo progetto anche attraverso l’obbedienza alle leggi che mi liberano dalla tentazione di fare solo quello che mi piace, centrato nel mio egoismo.