mercoledì 22 luglio 2009

23 LUGLIO: SANTA BRIGIDA DI SVEZIA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo la festa di santa Brigida di Svezia, patrona di Europa. Il vangelo odierno ci fa riflettere su "essere sale"; "essere luce" (vedi Mt 5,13-16).
Chissà quante volte abbiamo ascoltato questo brano e chissà se siamo stanchi di riascoltarlo. Eppure la parola di Dio è sempre viva (Eb 4,12), anzi «vivente» (zôn), perché non è un testo (il cristianesimo non è “religione del Libro”!), ma la persona viva del Verbo, per cui l’ascolto della Parola non si concepisce al di fuori di un’esperienza orante di relazione con Cristo.
Il contesto letterario del brano evangelico, si trova tra le otto beatitudini (Mt 5,1-12) e la spiegazione di come bisogna capire la Legge che fu trasmessa da Mosé (Mt 5,17-19). Poi viene la nuova lettura che Gesù fa dei comandamenti della Legge di Dio (Mt 5,20-48). Gesù chiede di considerare lo scopo della Legge che secondo lui è racchiuso nelle parole: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli!" (Mt 5,48).
Gesù ci chiede di imitare Dio!
Alla radice di questo nuovo insegnamento di Gesù, si trova la nuova esperienza che lui ha di Dio Padre. Osservando così la Legge, saremo Sale della terra e Luce del mondo.
In queste parole, Gesù vuole descrivere la missione della comunità. La comunità deve essere sale della terra e luce del mondo. Il sale non esiste per sé, ma per dare sapore al cibo. La luce non esiste per sé, ma per illuminare il cammino. Noi, la nostra comunità, non esistiamo per noi stessi, ma per gli altri e per Dio (cfr. Rm 14,7). Infatti, la pericope evangelica ha una dimensione universalistica, espressa in "la terra" e "il mondo", sono l'intera umanità.
E' un messaggio importante quello di oggi, come del resto ogni messaggio di Gesù. Una parabola che è tratta dall'esperienza umana adesso si trasforma in provocazione. Gesù provoca gli uditori ad usare la propria esperienza personale per capire il messaggio che lui vuole comunicare.
Forse è il caso che mentre leggi queste parole, ti fermi per capire, attraverso l'elemento del sale e della luce, la missione di noi cristiani. Ci sarà forse qualcuno in questo mondo che non sa cosa è il sale o cosa è la luce? Gesù parte da due cose molto comuni ed universali per comunicare il suo messaggio.
In due elementi molto comuni ci dice che la nostra è una grandissima missione, essere uomini e donne che danno sapore e senso alla vita, che danno luce e convinzioni agli altri. Con altrettanta evidenza tuttavia c'è il rischio di essere insipidi, di perdere quella novità a cui tutti dovrebbero poter guardare per imparare a sperare in Dio. Ma nonostante questo Gesù ha fiducia in noi. Infatti continua ancora oggi a dirci: "voi siete..." e in queste parole vi è racchiusa una grande responsabilità. Il dovere di essere sale e luce, deve condurre l'umanità a riconoscere la fonte luminosa e sapienziale: il Padre che è nei cieli.
Oggi nella festa della patrona d'Europa queste parole risuonano più che mai.
Di fronte al "mondo" che vede nelle cose materiali il valore supremo, l'Europa deve dare il sapore giusto all'umanità. Siano le parole del vangelo odierno per tutti noi una missione da compiere.