mercoledì 11 novembre 2009

12 Novembre: San Giosafat

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo oggi la memoria di san Giosafat. La Parola che ascoltiamo in questi giorni, ci prepara a chiudere l'anno liturgico con la festa di Cristo Re per prepararci a celebrare il nuovo anno liturgico con la prima domenica di Avvento.
Nel brano che la liturgia ci offre oggi vediamo i farisei interrogare Gesù sull'avvento del Regno di Dio: cieli e terra nuova annunciata dai profeti (vedi Lc 17,20-25).
Quale sogno di potere sovrasta la mente degli ascoltatori di allora come quelli di oggi!? Quale ansia, quale paura del futuro. Gesù qui richiama alla consapevolezza del momento presente, l'unico a noi disponibile. Ci conduce a discernere i segni dei tempi, a riconoscere le orme della presenza di Dio in mezzo a noi affinché possiamo camminare sicuri insieme con Lui; nella forza e potenza della sua grazia.
Ci siamo mai chiesti: cos'è questo "Regno di Dio"? Gesù fa dei paragoni: lievito nella pasta... seme nascosto nella terra. Forse non ci dice più nulla a noi, ma fate attenzione a che tipo di lavoro ci sta dietro, qualcosa che possiamo tradurre con umiltà che per la nostra vita cristiana è basilare, perché l'umiltà incarnata è Gesù stesso.
Gesù con queste chiare affermazioni, ci mette anche in guardia dalle "trappole" di pseudo visioni, profezie, falsi messianismi. Ancora c'insegna a non pretendere di arrivare alla meta senza prima accettare le fatiche del cammino intrapreso. Nella preghiera che ogni giorno rivolgiamo al Padre diciamo: "Venga il tuo Regno". Deve dunque venire, non è già in pienezza. Chiediamo la grazia-forza di collaborare a questa venuta seminando le giornate di "giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo" (Rm 14, 17) perché tale, come dice S. Paolo, sono i connotati del Regno di Dio.
Oggi, fermiamoci un attimo a riflettere dentro il nostro cuore, cerchiamo di penetrare più profondamente il senso del regno di Dio, in noi e attorno a noi. Invochiamo lo Spirito Santo perché ci renda attenti e vigilanti nella quotidiana attesa della venuta del Signore.
Preghiamo così: Donami, o Signore, orecchi attenti per sentirti, occhi aperti da vederti, cuore amante per seguirti.