venerdì 20 novembre 2009

21 Novembre Presentazione della Beata Vergine Maria

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo oggi la presentazione della Beata Vergine Maria e il vangelo di oggi ci riporta la discussione dei sadduccei con Gesù sulla fede nella risurrezione (vedi Lc 20,27-40). Costoro erano degli intellettuali che negavano la resurrezione. Ed è proprio su questo tema che verte la loro domanda.
Il caso che presentano è efficace, anche se piuttosto artificiale: "una donna che ha avuto sette mariti, di chi sarà moglie dopo la morte?" Essi ragionano secondo la logica umana. Ma questo modo di ragionare è ben più ristretto di quello di Dio. Una situazione paradossale, un tranello, al solito, teso a Gesù per metterlo in difficoltà.
Il Vangelo mostra un mondo completamente nuovo, comprensibile però solo a chi apre il proprio cuore e la propria mente a Dio. Un mondo ove non contano più i legami di sangue perché lo Spirito li supera e li trasforma. Gesù dice, citando la Scrittura: Dio è Dio dei vivi, non dei morti e tutti vivono per lui. Ammazziamo Dio con i nostri casi, le nostre intricate e barocche domande, lo soffochiamo quando lo tiriamo in ballo per difendere le nostre opinioni, lo avveleniamo se diventa strumento di divisione e non di unità. Dice San Gregorio di Nissa: "Dio non può essere considerato il responsabile del male e della morte, Lui il Vivente, autore della Vita. Se quando la luce brilla di un puro splendore qualcuno abbassa volontariamente le palpebre, il sole non è responsabile del fatto che egli non ci vede".
Il Vangelo continua a dirci: smettiamola di pensare secondo la logica umana e cominciamo a pensare secondo Dio. Nel Regno di Dio, nel dopo vita, saremo diversi e uguali, conserveremo le nostre identità ma saremo talmente riempiti dalla sorgente dell'amore da non avere più necessità di un amore particolare. C'è da chiedersi se viviamo oggi da figli e figlie della Resurrezione o ci piace stare nelle casistiche. Dobbiamo testimoniare un Dio vivo con i nostri gesti e le nostre parole... È il mondo dei risorti: in quel mondo non si prende né moglie né marito perché tutti sono pienamente figli. Chiunque crede in Gesù è già da ora "figlio della resurrezione". L'amore del Padre è più forte anche della morte.
Riflettiamo su questo alla vigilia della Celebrazione del grande amore del Padre. Eliminiamo l'orgoglio che sta in noi, la suscettibilità, il ripiegamento egoistico per fare entrare in noi quella forza divina che ci permette di entrare nella vita eterna. Chiediamo in questo l'intercessione della Vergine Maria.
Signore Gesù, tu ci hai svelato un Dio vivo che ama la vita e le gioie e che tutti ci attende nella pienezza del Regno: donaci di concludere la nostra settimana da figli della Resurrezione, perché, ora e sempre, compiamo gesti di vita intorno a noi.