lunedì 23 novembre 2009

24 Novembre Santi Andrea Dung-Lac e compagni

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!



Viviamo nel tempo intermedio che prepara la definitiva venuta di Cristo e il vangelo odierno, nella festa dei Santi Andrea Dung-Lac e compagni, ci prepara a queste realtà ultime (vedi Lc 21,5-11).
Le parole usate da Gesù e che abbiamo ascoltato in questa pericope, fanno parte del discorso escatologico del vangelo di Luca. Gli sconvolgimenti che accadranno quando starà per realizzarsi totalmente il Regno di Dio tra gli uomini riguardano la fine del mondo. Quando però ciò dovrà accadere, Gesù non lo ha mai detto! Ma l'evangelista Luca, assieme a Matteo e a Marco, ritiene che gli "ultimi giorni" inizino già con la venuta di Gesù. Per questo non si può continuare a rimandare il momento della conversione al Vangelo, aspettando magari l'attimo opportuno, che poi non arriverà mai. Il momento di credere al Vangelo è già venuto. Non bisogna perderlo.
Gesù dice chiaramente che la garanzia del futuro e della salvezza non sta nella magnifica costruzione del tempio, non sta nelle nostre costruzioni umane, fossero anche religiose, ma solo in lui. È necessario pertanto essere attenti ai falsi profeti, a quelli fuori di noi (come le mode e le consuetudini di questo mondo) ma anche a quelli che si nascondono nel cuore di ciascuno di noi (come le abitudini, le convinzioni, l'amore per sé).
Dice S. Ambrogio: "Quanto alle parole che dice ora, esse rispondevano a verità per il tempio costruito da Salomone, e che per primo doveva essere distrutto dal nemico all'epoca del giudizio: non c'è infatti opera umana che la vetustà non corrompa, o che la violenza non distrugga, o che il fuoco non consumi. Ma c'è anche un altro tempio, […] in ciascuno di noi, che crolla se viene a mancare la fede; soprattutto quando si ostenta il nome di Cristo per impadronirsi dei sentimenti interiori". L'unico maestro della nostra vita è il Signore Gesù, e l'unica nostra profezia è il Vangelo. Qui è racchiusa tutta la nostra salvezza!
Preghiamo il Signore perché ci insegni a vivere nell'attesa: Signore Gesù, Tu solo sei la verità, la vita, l'amore che non passano. Che io agganci l'aratro della mia esistenza fugace a quel che tu eternizzi nel tuo amore.