giovedì 12 novembre 2009

Venerdì della XXXII settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!





Continuiamo col il vangelo odierno la riflessione sulla venuta della fine dei tempi che ci presenta le parole di Gesù su come prepararsi per la venuta del Regno (vedi Lc 17,26-37).
Questa riflessione, in quel tempo, scatenava molte discussioni. Chi determina l'ora della venuta della fine, è Dio. Pero il tempo di Dio (kairós) non si misura secondo il tempo del nostro orologio (chronos). Per Dio, un giorno può essere uguale a mille anni, e mille anni uguali a un giorno (Sal 90,4; 2Pt 3,8). Il tempo di Dio corre invisibile nel nostro tempo, ma indipendentemente da noi e dal nostro tempo. Noi non possiamo interferire nel tempo, ma dobbiamo essere preparati per il momento in cui l'ora di Dio si fa presente nel nostro tempo. Questo non sappiamo quando sarà, anche se le calamità odierne ci portano a pensare la sua imminenza. Ma purtroppo, può esser oggi, può essere da qui a mille anni. Ciò che dà sicurezza non è sapere l'ora della fine del mondo, ma sì la certezza della presenza della Parola di Gesù presente nella vita. Ogni cosa passerà, ma la parola di Dio non passerà mai (cf Is 40,7-8).
La verità espressa dal vangelo, la venuta improvvisa alla pienezza dei tempi, ci richiama però ad una verità della fede: la venuta del Signore nel cuore di ciascuno di noi. Quando Gesù annuncia la fine dei tempi, ammonisce a far penitenza. Egli proclama il regno divino della misericordia, affinché la venuta del Figlio dell'uomo non deva portare a nessuno la condanna. Noi, preghiamo il Signore, lo aspettiamo, ne desideriamo l'incontro. La più grande tentazione del nostro tempo, la fatica del vivere oggi, la sfida che mette a dura prova la fede dei discepoli è la dimenticanza. Guardiamo per un momento la nostra vita, al nostro lavoro, mangiare, riposarci, il tempo ingombro di impegni essenziali e la fatica del vivere quotidiano ci allontana dalla presenza di Dio, per Lui sembra non esserci più posto.
Questo ci fa capire quanto sia necessaria ed importante la preghiera quotidiana, per potere accorgerci della venuta di Dio. Quando arriverà ci troverà, o saremo travolti dalle cose da fare.
Restiamo saldi, allora, restiamo fedeli ad uno spazio quotidiano di preghiera, anche minimo, e lasciamo che davvero il Signore ci possa incontrare oggi!
Preghiamo così: Signore, aiutaci a mettere ordine nella nostra vita a scegliere noi, una volta tanto, senza lasciare che la vita scelga per noi. Tu, che conosci la nostra debolezza, sostienici con la tua grazia, fino alla venuta di Gesù Cristo nostro Signore, quando ti loderemo nei secoli eterni. Amen.