lunedì 14 dicembre 2009

Martedì della III settimana di Avvento

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il vangelo di oggi ci presenta una parabola (vedi vangelo del giorno). La parabola è una storia tratta, come al solito, dalla vita quotidiana delle famiglie.
Gesù cerca di coinvolgere gli uditori e di comunicare un messaggio. Li coinvolge nella storia senza, per il momento, spiegare l’obiettivo che ha in mente. Quando hanno dato la loro risposta alla domanda, Gesù applica l’esempio agli uditori e questi si rendono conto che loro si sono condannati da soli!
La parabola è semplice: il Padre nella parabola è Dio e la vigna il regno di Dio. I figli siamo tutti noi, con il nostro personale modo di rapportarci con Dio.
Questa parabola evangelica mette a nudo la contrapposizione tra il "dire" e il "fare" che spesso caratterizza la nostra vita. Quante volte ci ritroviamo in questa situazione, nelle stesse cose che ci accomunano ma che ci dividono? Il Signore viene a dirci che contano i comportamenti. Lo aveva detto già un'altra volta: "Non chiunque mi dice 'Signore, Signore', entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Gv 7,21). La fede non è pronunciare delle formule ma mettere in pratica il Vangelo. Potrebbe capitarci che, benché sorretti ed illuminati dalla fede, rimanga poi sterile di opere buone la nostra vita: possiamo dare a parole la nostra adesione a Cristo, ma senza tradurla in atti concreti, atti di amore. Proprio come il figlio di cui parla il Vangelo: proclama la propria disponibilità al suo padrone, ma poi all'atto pratico non adempie l'opera.
Oggi il mondo ha bisogno di testimoni, ossia di discepoli che sanno mostrare con la loro vita la verità e la bellezza del Vangelo. Così ha fatto Gesù per primo.
C'è una logica nella conversione di vita: pentirsi, credere, fare la volontà di Dio. Per Gesù i veri figli del Padre sono infatti, quelli che ‘fanno' la volontà del Padre e non quelli che si proclamano giusti.
In questo periodo di avvento, riflettiamo sul tipo di rapporto che abbiamo con Dio. Se siamo figli capaci di ascolto, accoglienza, obbedienza, lavoro... nella vigna del Signore.
Aiutaci, Signore, a dire dei "sì" motivati e non fare nessuna parte davanti a te ma essere sempre autentici nelle nostre scelte e nelle nostre decisioni. Marana thà, vieni Signore Gesù!