giovedì 14 gennaio 2010

Venerdì della I settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Continua la lectio cursiva sul Vangelo di Marco ove nell'incontro col paralitico, Gesù si attribuisce l'autorità divina di perdonare i peccati scatenando la reazione degli scribi (vedi Mc 2,1-12).
Perché questa reazione contraria? L’affermazione di Gesù era contraria al catechismo dell’epoca. Non andava d’accordo con l’idea che loro avevano di Dio. Per questo reagiscono ed accusano Gesù: bestemmia! Per loro, solo Dio poteva perdonare i peccati. Solo Dio può guarire dalla lebbra (2Re 5,7). Solo il sacerdote poteva dichiarare qualcuno perdonato e purificato. Come mai Gesù, uomo senza studi, laico, semplice falegname, poteva dichiarare le persone perdonate e purificate dai peccati? E c’era ancora un altro motivo che li spingeva a criticare Gesù. Loro avranno pensato: “Se fosse vero ciò che questo Gesù dice, noi perderemo il nostro potere! Perderemo la nostra fonte di reddito”. solo lui può rimettere i peccati. Se la lebbra è la malattia mortale che distrugge l'esterno, il peccato è la malattia mortale che distrugge l'interno dell'uomo.
La guarigione ha lo scopo di rivelare che Gesù è veramente il Figlio dell'uomo che ha il potere di rimettere i peccati, di ricondurre gli uomini alla piena comunione con Dio. La guarigione diventa il segno visibile del perdono donato a quell'uomo e dell'autorità di Gesù.
Ancora una volta, il vangelo ci invita a riscoprire la "passione" che spinge il Signore ad agire: ricondurre gli uomini al Padre, ridonare loro una vita piena ed abbondante riconciliandoli con Dio, datore di vita.
Il brano ci fa soffermare per capire dove siamo distrutti, dove siamo paralizzati, dove siamo impediti per muoverci e raggiungere Dio. Gesù purifica la nostra vita dalla morte perdonando il peccato e rimettendoci sul nostro cammino.
Un ulteriore sguardo alla Parola ci porta a dire ancora una cosa. Sono quattro gli uomini che conducono il paralitico a Gesù. Quattro è un numero cosmico: quattro sonog elementi: - acqua, aria, terra, fuoco - i punti cardinali e le dimensioni del cosmo. Questo ci fa pensare che tutto porta a Cristo (cfr Col,16s). I Padri della Chiesa hanno visto in queste quattro persone gli evangelisti, il cui annuncio, porta tutti gli uomini a Gesù.
Inoltre, la riflessione ci conduce a guardare alla grande paralisi che abbiamo nella società e che richiede un intermediario, un condurre a Gesù. Fa parte della missione della chiesa e di ogni cristiano farsi portatore delle proprie e altrui infermità. Tale dovere deriva dalla esperienza che felicemente ci è toccata, quando Cristo, il figlio di Dio, si è caricato, Lui per primo, dei nostri peccati, pagando il nostro debito a prezzo della vita. Se ci muoviamo a cuore aperto, c'è sempre sulla nostra strada qualcuno malconcio che implora il nostro aiuto. Noi stessi potremmo aver bisogno di un buon samaritano che si prenda cura selle nostre ferite o ci conduca dove e da chi poter recuperare la salute.
Nel nostro rifugio interiore ripetiamo le parole del Signore: "Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati" (Mc 2,5). In queste parole chiediamo la grazia di credere che veramente, in Cristo, ogni mio peccato è perdonato, mi è donata una vita nuova.