Questa domenica come la scorsa, il Vangelo secondo Giovanni ci presenta un'apparizione di Gesù Risorto ai suoi apostoli. Anche questa domenica viene ricordato uno dei compiti primari del Cristiano: la testimonianza e l'evangelizzazione.
Gli Apostoli dopo la resurrezione, avevano già rincontrato Gesù. Malgrado ciò si sentivano comunque orfani e persi, non riuscivano nemmeno a riconoscerLo quando l'hanno visto sulla riva.
Alla scena di Gesù che mangia con gli apostoli del pesce arrostito segue il dialogo tra Gesù e Pietro. Tre domande: "Mi ami tu?"; tre risposte: "Tu sai che ti amo"; tre conclusioni: "Pasci le mie pecore!". Con queste parole Gesù conferisce di fatto a Pietro – e, secondo l'interpretazione cattolica, ai suoi successori – il compito di supremo e universale pastore del gregge di Cristo. Gli conferisce quel primato che gli aveva promesso quando aveva detto: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa. A te darò le chiavi del regno dei cieli" (Mt 16, 18-19).
Il dialogo tra Gesù e Pietro va trasferito nella vita di ognuno di noi. Sant'Agostino, commentando questo brano evangelico, dice: "Interrogando Pietro, Gesù interrogava anche ciascuno di noi". La domanda: "Mi ami tu?" è rivolta a ogni discepolo. Il cristianesimo non è un insieme di dottrine e di pratiche; è qualcosa di molto più intimo e profondo. È un rapporto di amicizia con la persona di Gesù Cristo.
Tante volte, durante la sua vita terrena, aveva chiesto alle persone: "Credi tu?", ma mai: "Mi ami tu?". Lo fa solo ora, dopo che, nella sua passione e morte, ha dato la prova di quanto lui ha amato noi.Pietro però sa che non può amare alla stessa maniera di Gesù e risponde con un "ti voglio bene". E Gesù abbassa il tiro e si adegua alle nostre esigenze.
Pietro ha un groppo in gola. A Gesù non importa nulla della fragilità di Pietro, né del suo tradimento, non gli importa se non è all'altezza, non gli importa se non sarà capace. Chiede a Pietro solo di amarlo come riesce. Pietro salvato dal perdono del Signore riceve la carica di pastore dopo aver ripetuto per tre volte ti amo. Accoglie il servizio con amore e fede in Gesù.
E noi svolgiamo il nostro compito quotidiano con lo stesso spirito di donazione? Riusciamo ad amare Gesù come ci riesce?
La fedeltà di Gesù ci insegna ad essere fedeli all'amore, sempre.