domenica 2 maggio 2010

3 Maggio SANTI FILIPPO E GIACOMO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo la festa dei Santi Filippo e Giacomo. Celebrare la solennità di due apostoli ci permette, periodicamente, di tornare alle radici delle fede, di fissare lo sguardo sulla concretezza della fede; queste persone, questi nomi, sono davvero esistiti, avevano un volto, un tono di voce, un carattere, una famiglia, dei sogni, delle paure.
Nel Vangelo odierno, Filippo verbalizza un desiderio che, in fondo, alberga in ogni cuore umano: "vedere" Dio (vedi Gv 14,6-14). Richiesta audace, ma anche emblematica perché l'apostolo esprimeva in quella sua domanda, l'ansia di Dio.
Il figlio senza padre, si sente orfano e stenta a comprendere la sua vera identità; l'uomo senza Dio si sente smarrito, disorientato e solo.In realtà Dio ci ha già mostrato il suo volto nel Verbo incarnato. Ma gli stessi discepoli che pure dichiarano di averlo visto palpato di aver mangiato con Lui risorto, non lo riconoscono immediatamente, sebbene li affianchi nel cammino, sia presso la tomba vuota, sia ad attenderli sulla spiaggia lontana.
In quest'ansia di bene e nel comune desiderio di comprendere e testimoniare le "cose" di Dio, vediamo accomunato l'altro apostolo, Giacomo detto il minore, per distinguerlo dall'altro apostolo dallo stesso nome. Anch'egli è stato un seguace di Cristo, anch'egli nel volto del salvatore ha saputo rimirare il volto stesso di Dio, anch'egli è stato un eroico testimone del vangelo.
Nel celebrare questi due santi apostoli vediamo tra loro una integrazione: Filippo ci sollecita a rimirare nel volto di Cristo l'immagine stessa del Padre; Giacomo ci fa intendere che anche una vita semplice ed umile, se alimentata dalla fede operosa, è accetta a Dio.
Abbiamo molti motivi per invocarli entrambi. Motivi che riscontriamo nel Vangelo odierno: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". Tre parole importanti. Senza la via, non si va. Senza la verità non si fa una buona scelta. Senza vita, c'è solo morte! Gesù spiega il senso. Lui è la via, perché "nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". E lui è la porta da dove entrano ed escono le pecore (Gv 10,9). Gesù è la verità, perché guardando lui, stiamo vedendo l'immagine del Padre. "Chi conosce me conosce il Padre!" Gesù è la vita, perché camminando come Gesù staremo uniti al Padre ed avremo vita in noi!
Ritornare alle radici della nostra fede è riscoprire insieme ai nostri santi chi è per noi Gesù.