sabato 11 dicembre 2010

III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO A) - GAUDETE

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Iniziamo la celebrazione di questa terza domenica di Avvento accompagnati dalla seguente antifona d'ingresso: "Rallegratevi sempre nel Signore: ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino" (Fil 4,4.5). Da queste parole, la terza domenica di Avvento è stata chiamata domenica gaudete. Già la tonalità dei paramenti sacri (il rosaceo) ci da l'impronta del gaudio e dell'annunzio che il Signore è vicino.
Il vangelo odierno ci riporta nuovamente a visitare la persona di Giovanni. Però, questa volta, lo troviamo carcerato. Dal carcere al Battista sorgono dei ragionevoli dubbi. Di questi interrogativi non si conosce bene la motivazione. Certo però, conducono altri a riflettere sulla persona del Cristo accogliendolo nella propria vita.
Leggendolo però con attenzione, posso notare per me e per voi che nelle parole di Gesù ci sta "un passaggio di testimone". "Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete...".
Nei verbi al presente, che oggi si rinnovano anche per ciascuno di noi, siamo chiamati ad essere testimoni di ciò che abbiamo udito e visto. Nel Vangelo i discepoli sono testimoni oculari e visuali. Anche noi lo siamo nella fede e nei grandi prodigi che ancora oggi il Signore compie in mezzo a noi. Anche noi possiamo riconoscere in mezzo a noi il Messia tutte le volte che lo sperimentiamo nella vita di tutti i giorni. I verbi che Gesù usa non sono altro che un coinvolgimento della nostra persona al disegno salvifico. E' l'inizio del regno! Qualcuno che si trova nell'abisso del suo nulla potrebbe obiettare. Ma l'inizio del Regno è in particolare quando la vita sprofonda nel buio della paura, dell'abbandono e della solitudine (il carcere del battista) e di ogni situazione di sofferenza... lì il regno inizia. In quella situazione che umanamente respingiamo inizia anche il grande sogno d'amore di Dio. A noi resta accoglierlo nella fede e testimoniarlo nell'amore.
In questa domenica che invita ad esultare gioiosamente, preghiamo il Padre perché ci renda capaci di cogliere i segni della sua presenza nella nostra vita, impegnata in un continuo cammino di conversione.
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* l'immagine è presa da www.graficapastorale.it