sabato 11 gennaio 2014

BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO A)


Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Festa del Battesimo del Signore. Con questa celebrazione chiudiamo il Tempo di Natale ed entrare per alcune settimane nella ferialità (Tempo Ordinario).
La Liturgia della Parola ci introduce al senso di questa celebrazione con il primo carme del Servo di Jahvè.
Anche la seconda lettura, presa dagli Atti degli Apostoli, ci inserisce nel mistero di Cristo, nel mistero di Colui che è stato inviato.
Il Vangelo ci parla di un battesimo, del battesimo di Gesù. A questo punto è spontaneo non pensare anche al nostro battesimo. Forse non l'abbiamo mai fatto. Forse non abbiamo mai dato valore al nostro battesimo. Ecco, questa domenica a chiusura del Tempo di Natale, è una tra le tante occasioni per ripensare al nostro battesimo e viverlo nella vita di tutti i giorni.
Qui non si richiama quel giorno avvenuto ma il senso di quel giorno, di quel battesimo. Certo il senso non è da rileggere in una vita troppo libertina, scapestrata o una vita di abbuffamenti... come è stata in queste feste natalizie (anche se non per tutti).
Si ritorna alla normalità. E di quale normalità parliamo? Parliamo della quotidianità da vivere sotto la grazia battesimale. Ritorniamo alla normalità partendo dalla nascita del Salvatore. Ritorniamo alla normalità partendo dal nostro Battesimo.
Forse l'oscurità di cui parla la Bibbia e che tutt'oggi viviamo non è schiarita. Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a capire e a schiarire.
E' il Battesimo di Gesù. Cioè il momento (facendo riferimento alla notte del Natale) in cui Dio attua il suo stare accanto all'uomo, accanto alla sofferenza dell'uomo.
Il luogo del battesimo geograficamente è situato a 400 m sotto il livello del mare. Scendendo in profondità, ci ricorda che anche noi dobbiamo scendere in basso per sentire e vivere l'odore di ogni persona, secondo la propria condizione.
Gesù si presenta, allora, per essere battezzato. Ne aveva bisogno? Certamente no. Quello di Gesù non è un battesimo di conversione, ma la solenne proclamazione di chi veramente Egli era in cielo e sulla terra. E il Battista ne presenta i tratti. Per questo non si sente degno di battezzare Gesù. La risposta di Gesù è chiara, lineare e non solo per Giovanni Battista ma per tutti. Infatti, la giustizia di cui si parla non richiama ad un tribunale ma alla volontà di Dio. Richiama ad una obbedienza della fede. Richiama ad essere fedeli nell'attuare la volontà di Dio.
L’immersione nel fiume Giordano è un gesto nel quale Gesù anticipa il battesimo di morte che sa di dover ricevere e che è pronto ad accettare (Mc 10,38). 
Anche a noi, il battesimo ci ricorda che siamo immersi nella stessa vita di Cristo. Chi accoglie il dono dello Spirito Santo rinasce e si fa dono e con essa la gioia e la bellezza della vita diventa dono.
Nel battesimo del Giordano Gesù viene consacrato da Dio-Padre re, profeta e sacerdote eterno. Non però mediante l’uso di un olio materiale, ma mediante l’olio spirituale che è lo Spirito Santo, “l’olio di letizia” (Sal 45,8). Lo Spirito Santo è quella letizia che viene da Dio. Oggi, ricordiamo il dono della letizia, il dono dello Spirito Santo che la Chiesa ricorda particolarmente nell'unzione con il Sacro Crisma.
Quest'unzione ci invita, usando le parole di san Paolo, a vivere una vita nello Spirito. L’uomo spirituale, infatti, è colui che permette allo Spirito di penetrare in tutte le dimensioni della sua persona. La vita spirituale è vita nello Spirito e con lo Spirito santo “perché l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito santo che ci è stato dato in dono” (Rm 5,5). E ancora, si
diventa letteralmente “cristiani”, cioè unti, consacrati, gente chiamata, dice Paolo, “ a diffondere nel mondo il buon odore di Cristo” (2Cor 2,14-16 ).
Lasciare il buon odore di Cristo significa che ogni cristiano deve abbassarsi, umiliarsi, scendere in basso... come fece Gesù. 
Ripensiamo allora nostro Battesimo: immergiamoci nel divino amore della Trinità, in quel "seno" di tenerezza infinita, dove nessun timore può raggiungerci.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


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