sabato 25 giugno 2016

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

Guardando a colpo d'occhio le letture che la Liturgia ci offre in questa XIII domenica del Tempo Ordinario, le troviamo impegnative per il nostro cammino di fede. L'impegno può risultare duro, pesante, arduo se non siamo coscienti di chi è Gesù nella nostra vita, e dove conduce il nostro seguirlo.
Vari sono i personaggi che vengono presentati e molti sono nell'anonimato. Il cammino quindi è indirizzato a tutti. Un cammino però che non è geografico, ma interiore, perché Gesù va seguito in piena libertà e questa libertà nasce da un cuore puro, riconciliato, misericordioso.
Il nostro modo di fare spesso è simile a quello dei figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, che non pensano secondo Dio ma secondo gli uomini e veniamo rimproverati, così come fu rimproverato anche Pietro (cfr. Mt 16,21-27).
Questo è un rimprovero da tenere sempre in considerazione. Esso significa che siamo chiamati a seguire i suoi passi e non ostacolare il percorso previsto da Dio. Di osservare i suoi insegnamenti e non di stravolgerli per accondiscendere alle mode del tempo.
Gesù mette delle condizioni a tutti i cristiani che intendono seguirlo e per ottenere la salvezza: la Croce. "Non si può desiderare di essere liberati dalla Croce, quando si è stati scelti in modo particolare proprio per la Croce" (Edith Stein).
Il volto che Gesù indurisce è la sua determinazione in questo cammino. Siamo chiamati a vivere dell'essenziale e fare cose nuove. Se ci si volta indietro, se ci basta a quanto i nostri vedono d'immediato, tutto si perde nel vuoto e non si vive in pienezza il battesimo.
La nostra vita cristiana è sempre sottoposta a rischio. Non è che rifugiandoci in un bunker risolviamo il problema, anzi non saremo più discepoli saremo come animali che si rinchiudono dentro le loro tane.
La libertà è cuore che va incontro all'altro anche correndo il rischio di essere rifiutato e perseguitato. La Croce sarà sempre l'unica salvezza e baluardo che ti farà andare oltre nuovi orizzonti.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


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APOSTOLATO DELLA PREGHIERA
per il mese di Luglio

Universale: Perché vengano rispettati i popoli indigeni, minacciati nella loro identità e nella stessa esistenza. 

Per l’Evangelizzazione: Perché la Chiesa dell’America Latina e nei Caraibi, mediante la sua missione continentale, annunci con rinnovato slancio ed entusiasmo il Vangelo. 

Dei Vescovi: Perché i predicatori rinnovino il loro annuncio mettendo al centro la misericordia, virtù che solleva le miserie altrui. 

Mariana: Perché Maria riveli ai giovani che alla sua scuola s’impara presto a crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.


Video a cura di Gaetano Lastilla