lunedì 28 aprile 2008

CAMMINIAMO NELLA LUCE DEL RISORTO

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Carissimi, celebriamo la memoria di una santa mistica di eccezionale sapienza e concretezza: santa Caterina da Siena. Ella è come la vergine saggia e prudente, che, in attesa dell'incontro con lo Sposo divino, ha preso con se la lampada e si è munita di olio (vedi Mt 25,1-13).
Nell'Antico Testamento Dio viene identificato come lo "sposo di Israele". Ma diversi sono i riferimenti che possiamo trovare. Per esempio, a Gerusalemme viene detto che «tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome» (Is 54,5) e, al popolo di Dio, che «in quel giorno [...] mi chiamerai Marito mio» (Os 2,18).
Nel Nuovo Testamento cambia l'aspetto, lo sposo è Gesù (cfr. Mt 9,15; Gv 3,29). Quindi del brano che abbiamo letto o ascoltato lo sposo è Gesù.
Ora per andare incontro alla venuta dello Sposo, bisogna fare un cammino. L'esistenza umana è un continuo camminare, uscire: ha inizio quando veniamo alla luce uscendo dal grembo della madre, prosegue nell'uscire verso ciò che continuamente diventiamo e culmina nell'uscire dalla vita terrena per incontrare la nostra vita, «nascosta con Cristo in Dio» (Col 3,3).
Ogni giorno siamo chiamati a quest'incontro con lo Sposo; ma questo si realizza per chi vive di quell'olio che rimane in eterno. L'olio è simbolo della luce eterna. La vita dell'eterno incontro tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, delle tre Persone nell'unità, è nella luce inaccessibile. In questa vita l'accesso è aperto per chi, inondato dalla grazia, aspetta la beata speranza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo (cfr. Tt 2,12-13).
Quindi camminiamo nella luce, cioé rifiutiamo l'assopimento indotto da uno stile di vita tutto dedito al più avere, meglio apparire, tutto potere. Viviamo in comunione gli uni con gli altri: vivere della luce diffusa dall'amore. Farsi, come santa Caterina instancabili promotori di pace, di concordia, di rapporti profondi, ardenti e liberanti in ogni circostanza, con tutti.
Quest'oggi preghiamo con le stesse parole di colei che andò incontro a Cristo Gesù: O Trinità [...]; tu lume, dona a noi lume [...]. Dio eterno, si dissolva la nuvila nostra, acciocché perfettamente cognosciamo e seguitiamo, in verità, la verità tua (S. Caterina).