mercoledì 28 maggio 2008

MAESTRO, CHE IO RIABBIA LA VISTA

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Nel Vangelo di oggi si parla di un mendicante cieco al quale Gesù rende la luce degli occhi e quella dell’anima (vedi Mc 10,46-52).
Nel cammino abbiamo una grande sete... è la continua ricerca della verità che l'orante si è espresso, da sempre, in questi termini: "Il tuo volto, Signore, io cerco: non nascondermi il tuo volto" (Sal 27,8-9).
L'interrogativo è posto, appunto, col proposito di suscitare la risposta che il Signore da sempre aspetta. Ecco perché troviamo qui il miracolo di Gesù sulla cecità del corpo e dell'anima, perché ancora una volta deve essere pronunciata la domanda essenziale: "Che vuoi che io ti faccia?"
Questa stessa domanda viene rivolta oggi personalmente anche a noi, che, come il cieco, ci ritroviamo al buio, seduti e fuori strada. Il rischio è di rispondere senza sapere ancora bene cosa chiedere e volere, senza avere ancora maturato nel cuore un "desiderio alto". Il cammino del vangelo si pone infatti come un'educazione dei desideri profondi che, nella misura un cui vengono dallo Spirito, portano alla vita e alla gioia, mentre, quando rimangono legati alla carne, conducono all'infelicità e alla morte (cfr. Gal 5,16-22).
Il cieco del vangelo ha un nome, e in quanto tale viene ricordato nella storia. Il suo nome è Bartimeo e il fatto che il suo nome sia riportato nel Vangelo è segno che quest’uomo fece parte della prima comunità cristiana. E noi? Pure vedendo coi nostri occhi, siamo spesso ciechi, quando non vediamo il senso della nostra vita, la salvezza di Gesù Cristo. Chi ha fede in Cristo, chi lo segue, non vive come un cieco, non cammina a tentoni. È Gesù stesso a darci questa certezza: “Chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12).
Anche noi, abbiamo bisogno di essere guariti nel corpo e nello spirito. Invochiamo quindi con insistenza lo Spirito del Signore riconoscendo che "nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare" (Rm 8,26) e che abbiamo bisogno del suo aiuto per ripercorrere nella fede l'itinerario di Bartimeo: ascoltare Gesù che passa nella nostra vita e gridare il suo Nome, invocare la sua misericordia per ricevere occhi che sappiano riconoscerlo e gambe capaci di seguirlo ogni giorno nella via verso Gerusalemme.