lunedì 30 novembre 2009

Martedì della I settimana di Avvento

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!

Iniziamo questo mese di dicembre accompagnati dalla Parola di Dio del giorno.La liturgia della Parola di questa giornata ci presenta Gesù in preghiera (vedi vangelo del giorno: Lc 10,21-24).
In questo periodo d'avvento, è un invito particolare: anche noi siamo chiamati ad essere uomini e donne di preghiera.
In questo periodo di avvento, la preghiera ci pone in una condizione di attesa. L'evangelista Luca osserva che Gesù "esultò nello Spirito". Cos'è questa esultanza? Essa non nasce da una esaltazione momentanea di Gesù, ma dallo Spirito che plasma il cuore e lo dirige verso il Padre. E' molto bello vedere questo Figlio che si stupisce di Dio Padre perché la sua lungimiranza e la sua bontà riescono sempre a stupire.Gesù unisce al senso della familiarità verso il Padre quello della grandezza del Creatore. Questo è il nostro Dio: Padre e Creatore. E Gesù lo ringrazia perché questo Padre ha scelto di rivelare il mistero della salvezza ai piccoli, nascondendolo ai sapienti. È un comportamento distante dalla logica umana. Dio infatti sceglie i piccolie i poveri come suoi prediletti. In tutte le pagine evangeliche appare questa predilezione per i poveri.
E' questa la ragione della loro beatitudine. Non sono beati perché poveri, ma perché il Signore li ha scelti come suoi primi amici. Essi infatti vedono che Gesù si avvicina a loro, anzi diviene debolo e povero accantoi a loro sino a morire sulla croce. Vedendo come Gesù li ama, essi vedono Dio stesso e comprendono fino a che punto sono da lui amati.
Nel corso di quest'avvento, siamo chiamati all'essenziale. Siamo troppo abituati a vedere il negativo dentro di noi e intorno a noi. L'avvento ci richiama a volgere lo sguardo del cuore verso Dio per incontrarlo nel volto di Gesù. Occorre però un cuore libero e semplice.
Nel mondo vincono sempre, lo vediamo, gli aggressivi, i furbi, i prepotenti. Gesù ci svela il volto di un Dio che pensa e agisce all'opposto: che esalta e raggiunge solo chi si affida, solo chi accoglie con semplicità la parola che salva. Oggi, amici, stiamo contenti, guardiamo a ciò che di bene il Signore ha fatto per noi, persone semplici che Dio ha voluto raggiungere e toccare con la sua Parola.
Anche noi esultiamo, o Dio, per le meraviglie che compi nell'umanità e in chi si affida a te. Signore Gesù, che hai detto di rivelarti ai piccoli e ai semplici, liberami dalle complicazioni della superbia perché possa accogliere la tua luce e irradiarla intorno a me. Marana tha, vieni Signore Gesù!