Pensare al cambiamento è una fatica ed è sempre difficile. Poi, più si va avanti negli anni più le difficoltà sono maggiori, perché ci si rifugia nelle sicurezze acquisite, si fa fatica a rischiare e ad affrontare cose nuove, forse perché ci sentiamo a posto, in regola. Eppure, ancora una volta, in questo nostro sentirci in regola, Gesù ci richiama a verità.
Perché? E' la tentazione di sempre: è la sindrome del "Sono in regola". E' la tentazione che colpisce chi segue il Cristo, specialmente ogni cristiano o cattolico che pensa di stare dentro delle buone mura che lo proteggano.
Oggi, in questa nostra sicurezza, c'è qualcosa in più che ci viene detto: passa anche tu per la porta stretta!
Qualcuno spontaneamente può dirmi: Che cosa è adesso questa porta stretta, non basta andare a Messa la domenica o recitare il rosario o altre preghiere?
No, carissimi, non basta! A noi, oggi, Dio rivolge la sua Parola che sferza. Mantenere la vita di fede necessita sforzo, dice il Signore, occorre passare per una porta stretta. Ma non pensiamo che per essere dei buoni cristiani, bisogna vivere un certo stato di sofferenza o ascoltare consigli vari per stare in campana.
PREGA CON IL VANGELO (da LA DOMENICA, periodico religioso n. 3-2007)
Signore, noi spesso ci domandiamo: come potremmo salvarci? Ci rispondi indicando la porta stretta. Tu sei la misura e noi cerchiamo di uniformarci a te con i nostri pensieri, desideri, sentimenti, per essere da te riconosciuti ed accolti. Questo non è un passaggio facile; ci consola però la certezza che non è riservato a pochi, ma è accessibile a quanti si impegnano a seguire te, che sei la vera via, Sarà quella la strada che ci permette di entrare nella tua casa e sedere al banchetto della cena eterna. -Madì Drello-