domenica 7 marzo 2010

Lunedì della III settimana di Quaresima

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il Vangelo di oggi (vedi Lc 4,24-30) rientra in quella sezione delle manifestazioni di Gesù in Galilea. Siamo ancora a Nazareth, Gesù aveva da poco proclamato il passo di Isaia sotto l'influsso dello Spirito Santo e qui sappiamo già cosa accade: invece di aprirsi nella fede e lasciarsi coinvolgere nel dono di Dio, i suoi compaesani si bloccano e si irritano.
Quando i doni di Dio ci vengono offerti come doni e strumenti di salvezza o li accogliamo con gratitudine e li viviamo nella fede o diventano il nostro interiore tormento. "Nessun profeta è ben accetto in patria!". Nel loro intimo non accettavano la nuova immagine di Dio che Gesù comunicava loro mediante questa nuova interpretazione più libera di Isaia. Gesù delinea quello che sarà il suo destino di profeta inascoltato, emarginato, squalificato.
Il messaggio del Dio di Gesù oltrepassava i limiti della razza dei giudei e si apriva per accogliere gli esclusi e tutta l'umanità.
Oggi, nella nostra società, che si dice tollerante, si ascoltano un po' tutti. Se oggi Gesù parlasse nella sinagoga della sua città, sarebbe ascoltato? Dici di no?! Hai ragione anche oggi è difficile essere profeti, andare contro corrente; come minimo pensano che tu sia un pazzo. Soprattutto quando c'è qualcuno che vuole cambiare le cose, scuoterci da quel tran tran che ad un certo punto ci avvolge.
Essere coerenti non è facile, diventa odioso uno che ci costringe ad esserlo, soprattutto se questi è uno che è cresciuto sotto i nostri occhi.
Lasciamo piuttosto far passare Dio dalla nostra vita. Evitiamo di avanzare pretese che impediscono a Dio di concederci la sua grazia. Non ci rendiamo abbastanza conto che abbiamo bisogno di essere sempre purificati da Gesù. Non permettiamo abbastanza allo Spirito Santo di “convincerci quanto al peccato”. Solo lo Spirito Santo, dandosi a noi, può darci una giusta coscienza del nostro peccato, non per opprimerci, ma, al contrario, per aiutarci a ricevere il perdono di Gesù, la guarigione e la salvezza! Ancora oggi, egli continua a farsi presente per salvarci nonostante le nostre esitazioni e debolezze. Dobbiamo solo abbandonarci senza riserve ad un ascolto fiducioso che porta ad una vita cristiana convinta.
O Signore onnipotente, ascolta il tuo popolo in preghiera: manifestargli il tuo volto paterno perché sappia riconoscere la salvezza che tu gli proponi nel Cristo tuo Figlio che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.