giovedì 21 ottobre 2010

Venerdì della XXIX settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Il vangelo odierno ci descrive abbastanza bene come dei "meteorologi". E' un'esperienza umana universale. Tutti e tutte, ciascuno nel suo paese e nella sua regione, sappiamo leggere gli aspetti del cielo e della terra. Il corpo stesso capisce quando c'è minaccia di pioggia o quando il tempo comincia a cambiare (vedi Lc 12,54-59).
Gesù fa un appello per imparare a leggere i Segni dei Tempi. Saper riconoscere i segni dei tempi è per i cristiani una prova di fede. E' facile essere attenti solo a noi stessi e alle nostre cose, ma i "segni del Signore" non riusciamo a vederli, anche se sono davanti ai nostri occhi. Occorre attenzione e poi sincera disponibilità a riconoscere i segni di Dio e a convertirsi, prima di arrivare davanti al giudice.
Il primo grande segno è il Vangelo, potremmo dire il segno dei segni. Ascoltare questa parola e metterla in pratica è la prima opera del credente. Ci sono poi altri segni: i sacramenti e in particolare la santa Liturgia che educa il cristiano ad essere partecipe del mistero della morte e della resurrezione del Signore. E poi anche i poveri e tutti coloro che aspettano di essere liberati dalle schiavitù di questo mondo: essere disattenti alla loro condizione vuol dire non comprendere il cuore di Dio e della storia.
Ma anche se qui ripetiamo "belle parole", il nostro essere cristiani è un vago appartenere al cristianesimo, ancorato ad una visione tendente al superstizioso della vita, ben contenti di essere lasciati stare nelle loro piccole sicurezze. Certo in mezzo a questo "stile" di vita vi sono persone – non tante – che hanno preso coscienza della sequela del Vangelo e con semplicità vivono la presenza di Gesù.
C'è da partire da un interrogativo profondo della nostra fede! Se non riusciamo a leggere è perché non vogliamo attraversare la notte oscura a cui siamo chiamati costantemente.
Gesù rimprovera la cecità di chi vive banalmente installato nelle sue miopi previsioni, senza accorgersi che nel tempo degli uomini sta avvenendo qualcosa di molto importante.
Oggi Gesù ci invita ad essere molto attenti ai segni del nostro tempo, perché è attraverso questi segni che il Signore ci chiama a vivere, testimoniare e annunciare, nel nostro oggi, il suo Vangelo.
Indugiare in rimpianti dei tempi passati è stoltezza, morte e perdita di tempo. Così com'è dannoso vedere solo gli aspetti negativi di questo nostro tempo. Si tratta invece d'investire tutti i propri talenti illuminati e potenziati dallo Spirito Santo per scorgere e leggere i segni del nostro tempo dando poi le risposte adeguate all'avvento del Regno, oggi.
Invochiamo la presenza dello Spirito Santo nella nostra vita, chiediamogli che la illumini per saper valutare la nostra esistenza dentro questo tempo storico, carico di confusione, contraddizione e anche di promesse per chi sa accoglierle: Signore Gesù, tu sai come è facile oggi disperdermi nelle mille cose da fare. Insegnami a dare priorità ai valori nella mia vita. Dammi l'amore e il coraggio di metterti al primo posto sempre e di cercare continuamente il bene degli altri.