sabato 28 giugno 2014

SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa del Giorno)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Celebriamo la solennità di due grandi apostoli della fede: Pietro e Paolo. Due uomini che seppero una fare della loro vita un'offerta gradita a Dio "fecondando con il loro sangue la Chiesa" (dalla Liturgia).
Il Vangelo del giorno ha una parola provocatoria e una pro-vocazione. Sì, possiamo leggerlo sotto questi due aspetti. 
Il primo aspetto è un classico che troviamo comune nei Sinottici, dove Gesù mette alla prova i suoi discepoli: la gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? 
La risposta più comune è quella del profeta atteso o che che va e viene (Elia). Una risposta superficiale, come è superficiale la nostra vita, che non scava in profondità, che non fa germogliare il seme della fede innestato nel proprio cuore, fin dal battesimo. E questo lo si vede in diverse realtà, in particolare quando la gente "scappa" da un gruppo all'altro, perché l'ha sentito dire dall'amico o dall'amica... "perché è bello"... senza fermarsi e capire. 
Oggi Gesù ci invita a fermarci e capire: ma voi, chi dite che io sia? Tra la domanda e la risposta certamente ci deve essere un grande silenzio. E' il silenzio del discernimento. E' il silenzio a cui tutti siamo chiamati (qui il secondo aspetto), come Pietro, ad una professione di fede.
La professione di fede che abbiamo ascoltato nel vangelo, non è una semplice formula da recitare durante la Messa (per carità anche quella ha il suo peso spirituale per la vita di tutti i giorni), ma quello che fa Pietro è un grande affidamento e una trasformazione del cuore ad immagine del Figlio: chiede di essere un crocifisso per amore.
A questa sua richiesta, Pietro è chiamato da Gesù ad essere roccia e secondo la tradizione anche i suoi successori, perché possa sempre confermare i fratelli nella fede. Pietro è roccia se continua a portare a compimento l'annuncio del Vangelo. E' roccia per tutta la Chiesa se continua a parlare e testimoniare l'amore di Dio.
Ora, in questa professione di fede è racchiusa una pro-vocazione anche per ciascuno di noi, perché ogni cristiano è chiamato ad essere pietra viva (1Pt 2,5), quella parola di Gesù che costruisce l'edificio spirituale. Come? 
Forse non ci crederemo (o non l'abbiamo capito) ma quella parola d'amore che è stata per noi, dovrebbe continuare ad essere riversata sugli altri. Quel legare e sciogliere non è riservato al ministero episcopale, ma ognuno può cogliere per se quell'atteggiamento d'amore che scaturisce da Dio nel legare persone alla propria vita, sciogliendo quei nodi che donano libertà e dignità per essere liberi in Cristo!
Il cristiano è quella roccia in Cristo perché chiamato a sostenere, ad essere sicurezza per gli altri donando se stessi.
Chiediamo l'intercessione di questi due grandi baluardi della fede, per essere annunciatori della buona notizia in mezzo alle genti, perché "la gioia del vangelo è quella che niente e nessuno ci potrà mai togliere" (cfr. Evangelii Gaudium, 83-84)!

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!


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