sabato 2 gennaio 2016

II DOMENICA DOPO NATALE (Anno C)

In questa II Domenica dopo Natale, ritorna alla riflessione il prologo del Vangelo di san Giovanni. Il Quarto Vangelo si apre con questo straordinario brano poetico, definito un inno alla Parola di Dio che si rivela e opera nel mondo. È una sintesi meditativa di tutto il mistero del natale, perché il bambino di Betlemme è la rivelazione di Dio, la verità di Dio e dell'uomo, e riflettendo su questo evento siamo in grado di capire chi è colui che nato e chi siamo noi.
Tutto qui? Il Vangelo di Giovanni contiene molti spunti meditativi. Ne prendiamo uno, quello della luce.
La luce un elemento essenziale nella nostra quotidianità. Senza questa energia si ferma tutto. Ma esiste anche un altro modo di restare privi di luce: la cecità. Non la cecità fisica ma quella del cuore, quella che non vede ogni evidenza, quella che non vede una realtà: quella che non ama. E' proprio di quest'amore che parla l'evangelista Giovanni: un amore pieno di luce per noi che trova cuori incapaci di contenerla. 
Questa luce è Gesù stesso. Solo se l'accogliamo la nostra cecità svanisce, perché il suo volto risplende in noi e per conseguenza, risplenderà nel volto di tanti fratelli e sorelle.
Possa in questa domenica continuare a risplendere la luce di Cristo nei nostri cuori, abbracciare la nostra anima ed appassionarci della vita.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!



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