venerdì 4 maggio 2018

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO B)

QUESTO VI COMANDO: CHE VI AMIATE GLI UNI GLI ALTRI


Questa domenica, VI di Pasqua, il Vangelo ha un verbo significativo per la nostra vita di fede: rimanere che è sinonimo di dimorare in Lui, un'espressione che negli scritti giovannei ricorre per ben 67 volte, a testimonianza dell'assoluta necessità di porre stabilmente la nostra dimora presso di Lui, come fecero i due discepoli del Battista, all'indomani del battesimo di Gesù. 
Questo è un verbo che Gesù usa a più riprese coi suoi discepoli: «Rimanete fedeli alla mia parola» (Gv 8, 31), «rimanete in me» (Gv 15,4), «rimanete nel mio amore» (Gv 15,9).
Rimanere in Lui fa parte del comandamento dell’amore, cardine della fede cristiana. L'amore è concentrato in questo verbo, tra noi e Dio. È l'ennesima dichiarazione esplicita da parte di Gesù per uno dei suoi prediletti. Quell'amore che non ha limiti ne confini, tocca gli accenti più elevati ed intensi quando il Maestro divino si rivolge a coloro che egli stesso ha prescelto e chiamato all'intimità della sua vita. È un amore della stessa natura e della stessa intensità di quello che unisce nella perfezione divina il Padre al Figlio; è un amore che è la terza persona della Trinità, lo Spirito Santo. 
Chiediamoci: come si fa a rimanere-dimorare in Lui? Portando il Vangelo con sé, ma non come un andare in giro con il libro in mano, ma come parole eterne che trovano in noi, nel cuore, stabile dimora. Parole amate, ripensate, ruminate, custodite nel cuore con cura e con infinita dolcezza. In tal senso, rimanere nell'amore di Gesù è un respirare evangelicamente. Questo respirare lo possiamo fare solamente ad una condizione ben precisa: "che ci amiamo gli uni gli altri" altrimenti la strada si chiude, non si porta frutto né rimane traccia del nostro passaggio. 
Per rimanere nell'amore Gesù usa un "sigillo vocale": chiama il discepolo amico. Con questa parola pregnante, il Maestro dice che dialogo aperto e reciprocità sono i due cardini dell'amicizia, che permettono all'altro (prossimo) di rimanere in noi. L'amico, infatti, è colui che rimane nell'amore.
Forse non è facile rimanere nell'amore, allora chiediamo al Signore il dono dell'amore!

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!

per i testi della liturgia clicca qui
per la lectio divina clicca qui


immagine, fonte: http://la-domenica.it/