sabato 27 ottobre 2018

XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

DAL BUIO ALLA LUCE

Stiamo per entrare a Gerusalemme (il capitolo 10 si chiude con questa domenica, poi inizia l'ingresso trionfale a Gerusalemme), siamo nei pressi di Gerico e c'è da chiedersi: dopo questi insegnamenti, chi è il vero discepolo? chi è il discepolo giusto per entrare nel Regno?
Gerico, città delle rose e delle palme, risponde a queste e altre simili domande. Siamo a 27 km da Gerusalemme e Gesù ha accanto persone che ancora non hanno capito, dopo un lungo percorso, cosa significa seguirlo. Un cieco dalla nascita ne è simbolo.
Questo cieco, situato lungo la via, è in cerca non di una guarigione ma della misericordia di Dio, dell'elemosina (Kyrie eleison) di Dio. È una invocazione che serve alla vita di ogni uomo e donna di buona volontà. Questo desiderio il cieco lo urla con tutto il cuore perché capace di leggersi dentro.
È una richiesta messa prima del grande sacrificio di Gesù, la stessa che ritroviamo in forma ridotta all'inizio della liturgia Eucaristica.
Quest'invocazione dovrebbe capovolgere il nostro esistere e invece c'è sempre qualcuno che rimane cieco, ricco, mette a tacere, anche se si tratta di sofferenza. È una cosa terribile pensare che dinanzi a Dio possa accadere questo. Eppure ancora oggi nella nostra vita si ripete! 
Pensare al cieco di Gerico è una risposta a tutte quelle volte che, ancora oggi, non permettiamo alla vita di "sprigionarsi" e "volare sulle ali del vento". Siamo capaci di riempirci di mille e più devozioni, messe solenni e quant'altro che far vivere in piena armonia la vita e amarla dal profondo del cuore.
Continuiamo a dimenticare che ogni volta che non abbiamo visto (non amato) il fratello più piccolo, non abbiamo visto (amato) Gesù (cfr. Mt 25,40; cfr. anche 4,20).
Gesù capovolge questo status quo e dice ai discepoli: "chiamatelo!". Con questo imperativo Gesù infonde coraggio, amore e coinvolge nella sofferenza proprio chi lo segue per la via dell'amore, della sequela. Lungo la via vuole includere il cieco di ogni tempo nel cuore di ogni discepolo.
In questo passaggio dal buio alla luce abbiamo un nuovo "povero in spirito" che con il chiedere elemosina a Dio fa luce su tutto.
Il tutto parte da quell'urlo del cuore che vuole rivedere il senso della vita ed ha bisogno della misericordia di Dio. 
Il cieco è ritornato a vedere la vita, a vedere l'amore e si mise a seguire il Maestro lungo la via, si mise ad amare quel fratello e quella sorella che non vedevano.
È la luce dell'amore che ci porta a vedere la realtà che ci circonda con occhi nuovi, con gli occhi dell'amore e conduce altri a crescere nell'amore. 
Gesù sta passando, gridiamo anche noi la nostra cecità al nostro Salvatore, non entriamo a Gerico ma proseguiamo verso Gerusalemme fino al dono totale di sé, insieme a Lui.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!

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immagine, fonte: https://www.la-domenica.it/xxx-domenica-del-tempo-ordinario-2018/