martedì 29 gennaio 2019

Mercoledì della III settimana del Tempo Ordinario


 Insegnava loro molte cose con parabole e diceva: «Ascoltate!»



+ Dal Vangelo secondo Marco (Mc 4,1-20)
In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva.
Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato».
E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno». 


Nel vangelo odierno, dove abbiamo un capitolo dedicato alle parabole, Gesù usa un verbo: ascoltate!. Un verbo molto impegnativo quello di ascoltare. Ascoltare è faticoso. Siccome siamo molto bravi, quando le cose sono molto impegnative, ognuno di noi delega qualcun'altro a farlo e ce ne usciamo con la misera scusa di non avere tempo.
Ci siamo mai chiesto cos’è l’ascolto? L'ascolto è la prima esperienza che noi facciamo durante la vita prenatale. Quindi una situazione iniziale, essenziale.
L'ascolto implica quel "tendere orecchio alla parola", cioè coltivare nel cuore ciò che si accoglie con l'orecchio.
L'invito che abbiamo è quello di saper accogliere quel seme e non disperderlo; interiorizzarlo e non espellerlo; conservarlo e non alterarlo; proteggerlo e non deformarlo. In altre parole: mettere in pratica la Parola nella semplicità del vissuto quotidiano.
Gesù esorta quel cuore che a priori rifiuta di porgere il suo orecchio, di essere attento. Infatti, solo dall'ascolto attento possiamo dare risposta della nostra fede. Solo dall’ascolto attento avremo occhi limpidi per vedere, cuore rivolto alla conversione: essere terra buona!
Essere terra buona significa avere un cuore accogliente. Significa riuscire ad accogliere nel proprio grembo quel seme buono, avvolgerlo con il necessario calore e umidità, proteggerlo dalle insidie temporali, dai pericoli che possano ostacolare la crescita e la maturazione del seme una volta spuntato.
Diversamente soffriamo di sclerocardia, non siamo capaci di accogliere perché abbiamo il cuore indurito e un simile cuore costruisce la sua vita solo sulla sabbia (cfr. Mt 7,26).
Lasciamo allora che le parole, per il dono dello Spirito Santo che abita in noi, si posino su noi adagio, si sciolgano un po' alla volta, penetrino dentro di noi, ci innaffino il cuore e suscitino in noi il volere e l'operare secondo i disegni di Dio per il bene di tutti gli uomini.