sabato 16 febbraio 2019

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

UMANIZZARE CON DIO


Torna la "domenica delle beatitudini", raccontate dall'evangelista Luca. A differenza di Matteo, Luca presenta le beatitudini per quanti hanno scelto di seguire il Signore nella vita di tutti i giorni. Seguirlo significa abbandonare tutto (Lc 9,23), rinunciare agli agi (Lc 9,58), essere detestati (cfr. Gv 17,14), allontanati dalle cerchie del potere, dai soldi e dall’onore (cfr. Gv 16,2).
Questa chiamata avviene in un contesto di sofferenza, avviene in un mondo dove i valori vengono capovolti dal proprio io e la folla fa ressa attorno a Gesù, perché Egli ti scuote dentro.
Questa folla arriva dai quattro punti cardinali, come quattro saranno le beatitudini e quattro i guai.Ma ciò vuole indicare che la fede in Dio è per tutti i popoli e non per coloro che lo seguono sulle strade della vita, anche per quelli che nonostante tutto, possono guardare l'oltre di Dio.
Qui si innestano i valori di Dio che capovolge la scala dei valori dell'uomo e annuncia il modo con il quale Dio salva. 
Non abbiamo nelle parole dell'evangelista un insegnamento di morale, ma un dire l'azione di Dio in Gesù rivelando come Egli agisce nella storia umana. 
Possiamo paragonare quest'azione alla stessa di Mosè quando scese dal monte di Dio dopo aver ricevuto le tavole della Legge. Al Sinai fu rivelato all'uomo cosa doveva fare; nella discesa di Gesù dal monte Dio rivela che cosa fa lui. 
Allora beato tu... tu sei felice solo se fai come Gesù. Però non è facile accogliere questo messaggio perché ci spiazza. Infatti, essere povero, sofferente, etc., non è una bella cosa ma non è quello che ci chiede Gesù.
Nelle parole di Gesù ci stanno parole di speranza perché la nostra vita è orientata verso Dio e non a nostro sfavore.
È questa speranza che il discepolo deve sapere vivere e donare. Infatti, ai tanti impegnati in prima linea ad affrontare problemi immensi della quotidianità risuonano parole di speranza, speranza in Dio, curando l'uomo.
Diversamente nasce "un lamento funebre" (i guai di cui parla il vangelo). Occorre prendere sul serio la vita, dando spazio per l'essenziale, per l'Eterno. Perché il cristiano è tale solo perché ha capito dove è l'Essenziale.
In questa speranza è celata la prospettiva oltre la morte: la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Ma prima bisogna giocare tutte le carte che la situazione presente ci fornisce. È vero discepolo del regno di Dio chi si impegna con tutte le sue possibilità a rendere più abitabile la terra. 
Un vangelo simile mi obbliga a conversione, ogni giorno e anche oltre perché chiamati a divinizzare ciò che stiamo umanizzando e questa è santità.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!

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Immagine: https://www.la-domenica.it/vi-domenica-del-tempo-ordinario-2019/#2798