giovedì 23 maggio 2019

VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO C)

DALLO SPIRITO AMORE E PAROLA SENZA PRETESE

Continua il discorso di Gesù ai suoi discepoli durante l'ultima cena. Amore e Parola, sono i due legami strettamente connessi per il cammino di fede e di risurrezione proposti in questa VI domenica di Pasqua.
C'è una fatica dei discepoli a capire questo tipo di legame, tanto è vero che Gesù dirà: chi non mi ama non osserva le mie parole, non riesce, non ce la può fare senza di me.
In questo discorso di addio Gesù non mette in chiaro delle istruzioni sul servizio, sull'essere servitore. Non parla di testimonianza o reciprocità tra i discepoli, ma l'amore per lui e per quanto ha rivelato, come condizione per entrare a far parte della comunione con Dio.
Alla luce della Pasqua, ancora una volta è ribadito che "è l'amore che conta", così come canta Giorgia. Sì, cari miei, il Vangelo è storia d'amore, storia di tutti i giorni dove io, se accolgo la Parola, sarò amato da Dio. Infatti, così Gesù dice: "e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".
Il dimorare non è un costruire luoghi in onore della divinità, ma lo spazio in cui prende dimora Dio che è relazione.
Forse il nostro tempo ha molta fame e sete di questo dimorare. C'è un esame di coscienza da farsi per capire quante volte abbiamo perso il nostro orientamento verso Gesù. Tutte quelle volte che l'abbiamo fatto, siamo rimasti soli, nudi come il primo uomo della Genesi, costretto a coprire il suo allontanarsi da Dio.
Nel messaggio di questa domenica, Gesù ci chiede di osservare la sua Parola, di realizzarla, di incarnarla nelle nostre scelte.
La fede non è una devozione da vivere in processione, la domenica dentro quattro mura sacre o nei momenti di difficoltà. Non basta,  questo non ci fa' fare l'esperienza dell'essere abitati da Dio Trinità.
Gesù continua a ripeterci esplicitamente: la fede va vissuta in un abitare la Parola, frequentarla, conoscerla, amarla, pregarla, meditarla perché Dio possa vivere dentro di noi!
È un momento di grande intimità tra Gesù e i suoi discepoli e la liturgia desidera farci coglierne le suggestioni d'amore che spesso, per una lettura affrettata, distratta, non sono percepite. 
Abbiamo tra le mani un Vangelo indirizzato a tutti, perché tutti chiamati a fare l'incontro con Dio, tutti chiamati a lasciarci trasformare dalla Sua Parola, dal Suo Amore. Mettiamoci in ascolto!
L'ascolto può essere il punto di partenza per continuare a vivere una storia importante con Cristo, con Dio. E non solo. Ci aiuta anche a capire quelle situazioni che spesso rimangono legate e rilegate in qualche angolo della nostra vita, fuori dalla logica dell'Amore finché non riusciremo a leggerli sotto una nuova luce, quella dello Spirito, quella dell'Amore. Forse ci costerà, ma il prezzo dell'amore non ha pretese ma solo aperture al dono dello Spirito Santo, di Colui che ci educa al Vangelo, all'Amore, «insegnandoci ogni cosa» e «ricordandoci tutto ciò che il Signore ci ha detto». 

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!




immagine: www.la-domenica.it