sabato 22 maggio 2010

DOMENICA DI PENTECOSTE - MESSA DEL GIORNO (ANNO C)

Un caro saluto a te che leggi quanto scrivo!


Siamo arrivati al giorno di Pentecoste, giorno dell'effusione dello Spirito Santo tanto promesso. Oggi celebriamo, in qualche modo, la più grande di tutte le feste. "Tutti furono pieni di Spirito Santo", " lo Spirito di Dio riempie l'universo": oggi si compie il progetto di Dio, di introdurre l'universo nella sua vita divina.
La Pentecoste è un momento fondamentale per la vita della Chiesa; è veramente un nuovo inizio, una nuova creazione.
Lo Spirito porta a destinazione personale l'opera salvifica iniziata da Gesù, col costruire "il Santo", cioè operando la santificazione del singolo credente.
Lo Spirito è come "l'operaio" di Gesù, è il Paraclito, colui che sta al nostro fianco al posto di Gesù, lui che ha detto: "Non vi lascerò orfani. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore (= paraclito, in greco) perché rimanga con voi per sempre" (Gv 14,16.18). "Prenderà infatti del mio e ve l'annunzierà" (Gv 16,14). "Egli vi insegnerà ogni cosa vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto".
Naturalmente all'azione dello Spirito deve corrispondere l'apertura della nostra libertà. Infatti, c’è una Forza nell’animo di ogni cristiano che non può rimanere chiusa in quattro mura ma deve essere trafficata, come il “Talento” più importante della nostra vita; non possiamo lasciarlo sotterra.
C’è lo Spirito Santo che spinge in noi, che vuole essere portato in ogni posto attraverso i nostri corpi a volte umili e pregnanti di sofferenza.
Accogliere lo Spirito Santo ci apre nuovi sentieri di vita; dei camminamenti che ti porteranno a scoprire la vera natura che è in te: Figlio di Dio, fratello del tuo prossimo.
Oggi è un giorno particolare da scambiarci gli auguri di buon compleanno a tutta Chiesa di Cristo, così fresca e giovane, primizia piena di Vita rinnovata dallo Spirito Santo.
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell'anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.

O luce beatissima,
invadi nell'intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell'uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sórdido,
bagna ciò che è árido,
sana ciò che sánguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.

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