sabato 14 maggio 2016

DOMENICA DI PENTECOSTE (ANNO C)

Siamo arrivati al giorno di Pentecoste. "È questo il giubileo dell’anno cinquantesimo, che riscatta gli schiavi e proclama il perdono" (Liturgia delle Ore, Inno alle lodi). 
La Liturgia per questo giorno solenne, prevede due celebrazioni: uno nella vigilia e l'altra del giorno. Inoltre, la veglia di Pentecoste. Una ricchezza biblica per accogliere meglio il dono dello Spirito Santo.
Questo è il giorno tanto atteso: si rinnova il dono dello Spirito Santo. In realtà, questo dono lo riceviamo sempre, fin dal nostro battesimo, ogni giorno, per mezzo dei sacramenti il Signore ci ricorda la sua presenza in mezzo a noi attraverso la voce dello Spirito Santo.
Lo Spirito Santo scende sulla vita di tutti indistintamente: vita gioiosa e vita dolorosa, ma solo se si accoglie. Solo se apriamo la porta del cuore.
Perché questo grande dono in abbondanza? Perché si rinnova? Perché ognuno possa collaborare alla costruzione del Regno di Dio ed essere "Pentecoste" nella Chiesa ogni giorno.
In questa domenica, celebrando la Solennità di Pentecoste, non dimentichiamo che tra i discepoli era ed è presente la Vergine Maria. Ella fu la prima cristiana ad accogliere il dono dello Spirito Santo nella sua vita e divenne Madre di Dio. 
Oggi, tocca a ciascuno di noi ad accoglierlo e generarlo al mondo. Renderlo vivo e presente nella ferialità della vita, perché Dio continui ad essere Dio ovunque, anche nei crocicchi della vita.
Allora invochiamo lo Spirito Santo perché ci strappi dalle incertezze della vita e ci converta. La sua fiamma d'amore, scaldi i nostri cuori perché possiamo "Portare pace nella guerra, calore dove oggi regna il gelo, dare a tutti ciò che è mio, piantare un cielo sulla terra" (Papa Francesco).

Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore.

Buona Pentecoste a tutti voi!

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