venerdì 30 novembre 2018

I DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

ANDIAMO INCONTRO AL SIGNORE CHE VIENE

Iniziamo il nuovo anno liturgico nel quale la Chiesa ci invita a leggere il Vangelo di Luca, il Vangelo dell'evangelizzatore, cioè del discepolo di Gesù che, affascinato da Lui, non può non partire immediatamente per portare agli altri la gioia che ha cambiato la sua vita. 
L'opera di Luca è più che mai un "lieto annuncio" che riempie di gioia chi lo ascolta e il Gesù di Luca è così "bello" che non può non suscitare stupore e fascino in chi lo incontra. 
L'avvento non è tanto un periodo dell'anno ma una dimensione della vita, è la certezza che l'Oltre, l'Altissimo, il Nuovo, una nascita, sta per avvenire in noi, così come ci racconta il brano evangelico odierno.
L'avvento però si può trasformare in spavento perché è l'irruzione del non aspettato, del diverso, dell'altro da noi. E sappiamo benissimo cosa significhi ai nostri giorni la novità: subito mettiamo le mani in avanti, tendiamo a respingerla, a temerla. 
Nella prima domenica di avvento, la Liturgia della Parola usa tradizionalmente presentare la memoria della prima venuta di Cristo e la profezia del suo ritorno. Dobbiamo esercitarci ad “attenderlo”, a tendere verso di lui (“attendere” deriva dal latino ad-tendere nel senso di “tendere verso” qualcuno o qualcosa). Dobbiamo orientarci verso l’incontro definitivo con Cristo. La consapevolezza della “vicina redenzione” e di “quel giorno improvviso” fa sì che i credenti non cadano nelle trappole della vita, non siano storditi da essa ma ritornino al Signore che continua ad amarli così come sono.
L’Avvento non è dunque solo la preparazione al natale anche se il consumismo lo legge così: sarebbe riduttivo se fosse così e ci orienterebbe in una direzione sbagliata. Il problema del Natale e dell’Avvento è di saper leggere il senso della storia, cioè dove la storia va a finire, coglierne il compimento e la piena realizzazione. Questo l’Avvento ci vuole invitare a meditare. Cogliere il senso della storia vuol dire cogliere il senso del presente; sapere qual è il traguardo quindi conoscere la direzione da intraprendere “oggi”.
Possiamo provare ad andare a Betlemme, alla casa del pane, per impastare il nuovo pane dell'amore e celebrare insieme il banchetto dell'amore con il Signore che viene. 

Buon Avvento a tutti voi!


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RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA

dicembre

Universale: Perché le persone impegnate nel servizio della trasmissione della fede trovino un linguaggio adatto all’oggi, nel dialogo con le culture.
Dei Vescovi: Perché i minori vittime della malvagità dei tempi, liberati da ogni forma di violenza, trovino sempre aiuto e protezione.
Mariana: Perché la santità di Maria ci muova ad imitare le sue virtù evangeliche, che la rendono la più autentica forma dell’imitazione di Cristo.


immagine: https://www.la-domenica.it/i-domenica-di-avvento-2018/