sabato 16 marzo 2019

II DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C)

UNA BELLEZZA CHE TRASFIGURA

È la domenica della trasfigurazione e con Gesù saliamo il monte. Non tutti salgono questo monte, qualcuno scelto da Gesù è stato deputato a farlo. Non per far un dispetto agli altri, forse erano tra quelli che sperimentavano di più i momenti bui della vita. Non sappiamo. Certo il monte indica anche la fatica dell'uomo oltre la dimora di Dio.
La fatica dell'uomo è posta anzitutto nella preghiera, nel dialogo con Dio e non un adagiarsi in un divano perché è meglio.
Luca ama sottolineare questo particolare di Gesù. Egli non è che è salito per trasfigurarsi ma per pregare. È durante la preghiera, durante il dialogo con Dio che accade la metamorfosi. Che cosa è la preghiera? Ovviamente non si parla di un formulario e tantomeno delle preghiere principali della nostra fede, anche se queste contribuiscono ad alimentare, in qualche maniera, la nostra fede. 
Pregare ci dice Luca è relazionarsi, specchiarsi in Colui che può indirizzarci, in Colui che dà senso alla nostra vita. Ma chi dorme, con chi si relaziona? 
Luca ci dice che questo sonno si ripresenterà nuovamente su un'altro monte: quello degli ulivi, dove si attualizzerà la sofferenza annunciata.
Allora la preghiera è importante perché trasforma, ti cambia dentro, ti fa diventare ciò che contempli, ti fa entrare in intimità con Dio. 
Questa preghiera di Gesù ci rivela tre tappe da vivere nella preghiera: solitudine, ascolto, trasfigurazione. Questo dinamismo non è così semplice in noi. Come Pietro, Giacomo e Giovanni ci verrebbe da dire: "Facciamo tre capanne". Questi non hanno capito che la "capanna" è un dono che viene dall'Alto. Non hanno capito che Gesù addita per un'altra strada: quella di cui aveva parlato poco prima ai discepoli e di cui tornerà a parlare poco dopo, cioè la via della croce in cui egli ci precede ma che ogni uomo è chiamato a percorrere. Però capiranno che fare il Tabor significa sperimentare l'assoluta diversità di Dio, la sua immensa gloria, la sua indescrivibile bellezza. Qui scaturisce l'invito all'ascolto. Ascolto di una parola che si è incarnata: Gesù, il Figlio del Padre in cui è racchiuso il mistero di Dio e la cui Parola ci porta a salvezza e liberazione.
La bellezza che scopre Pietro è quella bellezza che non deve essere mai deturpata ma solo amata. È  il mistero della nostra fede che ci porta a riconoscere e accettare il non facile compito di "essere uomini" nella ferialità della vita fino alla croce, fino alla risurrezione.

Buona domenica nel Signore a tutti voi!


per i testi della Messa CLICCA QUI
per la lectio divina CLICCA QUI



immagine: https://camminidifede.wordpress.com