martedì 14 maggio 2019

Mercoledì della IV settimana di Pasqua

Io sono la luce perché lo siate anche voi!

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 12,44-50)

In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».


L'evangelista Giovanni, fin dall'inizio, ha definito Gesù Luce del mondo: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta... Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo...» (Gv 1,4-5.9). In queste parole troviamo chiara la motivazione della venuta di Gesù in mezzo a noi: «essere luce».
Che cosa è la luce? La luce è quella fonte che allontana il buio, dissipa le tenebre. La luce è la vita! Credo che a nessuno piace restare al buio. Molti di noi, a tal motivo, dormono con una luce flebile.
Anche nel nostro cuore c'è quel desiderio di vedere la luce, quella luce che viene da Dio, che offre la salvezza, la vita eterna.
Come arrivare alla vita eterna? Partendo dall'ascolto della Parola, così come ci ricorda l'evangelista. Però chi si mette in ascolto? Chi accoglie?
Accogliere la Parola del Signore significa prestargli fede, significa fare sempre esperienza di Lui, saper accogliere il nuovo, iniziare a cambiare il nostro modo di vedere e di fare le cose. Spesso viviamo in quel buio interiore dove non riusciamo ad accendere la luce che è Cristo Gesù. Come possiamo pretendere che la nostra vita cristiana cambi se non iniziamo a farci strada nella nostra vita attraverso le parole di Gesù, che sono parole che illuminano le nostre scelte, rischiarano le nostre tenebre!
Forse non abbiamo il coraggio di farci giudicare da Gesù? Beh! Gesù non condanna, illumina! Chi si ostina a non lasciare entrare la luce si condanna a vivere nelle tenebre e nell'ombra di morte e non perché Dio punisce, ma perché lo scegliamo noi. Che sia chiaro!!
Chi invece accoglie la sua luce, compie il primo atto di fede e non solo, nel Suo nome sarà luce che illumina la sua vita e quella degli altri.
Lasciamo che la Parola, oggi e sempre, illumini e riscaldi la nostra vita, motivi e orienti le nostre scelte per essere luce nella quotidianità.