giovedì 3 dicembre 2020

II DOMENICA DI AVVENTO (ANNO B)

TROVARE IL POSTO NEL CUORE DI DIO

Siamo nella seconda domenica di Avvento, e nel continuare a celebrare e a prepararci alla venuta del Signore, un personaggio entra in scena: Giovanni il Battista. Egli viene presentato come voce, precursore di Cristo Parola eterna del Padre.
L'evangelista Marco, prima di citarlo, ci riporta indietro, agli inizi della storia salvifica, facendo ricapitolare tutto in "Gesù, Cristo, Figlio di Dio". Infatti, quello che inizia a fare Marco non è altro che raccontare la storia di Gesù. Perché? Perché se questa entra nella nostra storia, nella nostra vita, nel nostro quotidiano, ecco che il deserto fiorisce, inizia un nuova pagina della propria esistenza, comincia una nuova vita. Questa fioritura è un saper guardare il tutto con occhi nuovi, perché Lui è sempre pronto a ricominciare nuovamente con ciascuno di noi.
Il brano evangelico ci presenta le profezie che troviamo nell'Antico Testamento e che iniziano ad attualizzarsi: "voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore".
La voce è quella di Giovanni Battista. L'Evangelista ci descrive come viveva: in zona desertica nella regione compresa tra Gerico e la foce del Giordano nel mar Morto. Il suo modo di vestirsi e di nutrirsi ci dice che trascorreva il suo tempo in ascolto della Parola, in preghiera e in penitenza. Per la gente era un punto di riferimento, infatti ne accettava gli insegnamenti. 
Giovanni è voce che grida nel deserto della nostra esistenza, dove tutto tace perché la vita è morta. 
Siamo in ascolto di questa voce? Qualcuno ascolta? C'è qualcuno che vuole aprire gli occhi sulla realtà del mondo? C'è qualcuno che vuole ricominciare da capo? Ricominciare con Dio?
Giovanni, voce che grida nel deserto, ci fa monito di questo e viene in aiuto richiamandoci a "preparare la via del Signore", a  "raddrizzare i sentieri", che non è altro che convertirsi, cambiare vita, un abbandono di quanto non permette di vivere in armonia con la propria coscienza, denunciando il proprio peccato e facendosi "battezzare" per mezzo della semplice acqua. Piccoli semplici gesti per riprendere la strada con Dio. Piccoli gesti che devono scuotere le nostre coscienze per incontrare Gesù, colui che battezza in Spirito Santo e fuoco, per essere sostenuti dal segno sacramentale, su nuove vie, con il Signore.
Per fare questo percorso di conversione, occorre partire dall'ascolto della Parola di Dio, così come faceva Giovanni. Essa è più dolce di un favo di miele (Sal 19,11; 119,103; Ez 3,3) perché possa scendere nelle viscere (cfr. Ez 3,3).
Il tempo di Avvento, tempo di attesa, spesso è adombrato da molte distrazioni che ci ostacolano nell’accogliere, spiritualmente, il messaggio del Vangelo. Mentre deve essere nutrito dalla Parola di Dio che ci permette di vincere il male e gustare il bene, che ci permette di profumare la vita con quella di Cristo. Colui che viene, sarà Colui che ci immergerà nella vita di Dio con il dono di sè, perché è suo desiderio di sempre. 
Giovanni Battista ha capito tutto ciò, ed ha trovato il suo posto nel cuore di Dio. E noi?

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!




immagine: www.youtube.com