MISERICORDIA: IL VANGELO DA CONDIVIDERE
Con l'Esaltazione della Croce, appena celebrata, si è ribadito per l'ennesima volta che amare è il mestiere di Dio e... di ogni suo figlio.
Con quest'affermazione ognuno può porsi la domanda: vivo dell'amore e nell'amore?
Questa domenica, tre parabole indicano l'amore di Dio per ciascuno di noi, sopratutto la sua pazienza verso di noi.
Troviamo un pastore che sfida il deserto per una pecora perduta, una donna di casa che non si dà pace per una moneta che non riesce a trovare, un padre capace di gettarsi al collo del figlio dissoluto. Tre parabole che sintetizzano il Vangelo.
Qui troviamo il volto di Dio, quel forte legame tra Gesù e i peccatori, legame che dava scandalo a scribi e sacerdoti o chi sa pensare con la legge del proprio io, purtroppo ancora oggi.
Quella di Gesù è una bella storia d'amore, un amore a cui è legato il verbo perdere ma allo stesso tempo il verbo ritrovare. È il cammino paziente pieno di amore del Padre che si traduce in gioia, festa.
In queste tre immagini della vita, Dio non guarda alla nostra colpa, la supera guardando alla nostra debolezza ecco perché ci carica sulle spalle; ci cerca nello sporco degli angoli di casa; si getta al nostro collo.
Attenzione, Dio cerca tutti anche quelli più impensabili. Egli è un innamorato e gira di notte per cercarci (cfr. Ct 3,1-4) e ridonarci la felicità.
Noi siamo quell'amato perduto che Lui continua a cercare, per abbracciarlo, rivestirlo di una veste nuova e splendente e far festa con tutti. Però la misericordia di Dio va condivisa testimoniando l'amore che guarisce. Allora sarà una felicità che coinvolge cielo e terra: vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti..
Buona domenica nel Signore a tutti voi!