venerdì 20 settembre 2019

XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO C)

CHE COSA SENTO DIRE DI TE?

Questa domenica, con la parabola dell'amministratore scaltro, siamo messi in imbarazzo, perché? Perché Gesù loda e propone come esempio di comportamento una persona disonesta.
Con questa Parola siamo invitati a guardare alla nostra doppiezza di vita, a fare un bilancio della propria vita: perché, che ho fatto? Direbbe a caldo qualcuno.
Questa è la domenica della resa dei conti. Il Vangelo inizia mettendoci subito nella verità: "C'era un uomo ricco che aveva un amministratore". Già queste parole sono chiare e dicono che noi tutti siamo semplici amministratori e non padroni.  In effetti, ognuno di noi, ha ricevuto il germe della fede nel giorno del Battesimo, con annessi e connessi. Il problema quindi è come amministriamo questo gran bene ricevuto. 
In ogni stagione della vita siamo chiamati a vivere l'amore. Siamo chiamati a vivere la vita con le gioie e i dolori, a saperla condividere. Non siamo nessuno per poter decidere sulla mia e altrui vita.
Non è la ricchezza che ci permette di decidere le sorti. Questa, anzi, deve essere motivo di condivisione: "con la disonesta ricchezza, fatevi degli amici", dice Gesù. 
L’uomo che si ritiene padrone usa e abusa del prossimo e del creato e prima o poi, da vivo o da morto, dovrà rendere conto del bene della vita che ha ricevuto. San Giovanni della Croce diceva: "alla sera della vita saremo giudicati sull'amore!".
Penso che non c'è da stare tranquilli in quanto non siamo capaci di amare, forse ci viene più facile a zoppicare con tutti e due i piedi, almeno se non va bene uno può andare meglio l'altro. Il ragionamento è scaltro. Ma questa però è vita misera: pensare di ondevagare sulla fede, sulla vita! 
L'amministratore della parabola evangelica, ci insegna, sì ad essere scaltri, ma puntando il tutto sulla misericordia, sulla solidarietà, sull'amore. Inoltre, ci ricorda l’unico motivo per cui i figli della luce (i discepoli di Cristo) sono in questo mondo: quello di preparare “un buon capitale per la vita futura”, come dice san Paolo (cfr. 1Tm 6,6-19). Ciò che i figli di questo mondo non sono capaci di fare in quanto la loro scaltrezza è esclusivamente per i beni materiali. I veri discepoli di Cristo, sono chiamati ad assumere questa scaltrezza, ma per guadagnare Dio e la vita eterna.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!





immagine: https://www.la-domenica.it/xxv-domenica-del-tempo-ordinario-2019/