MARIA, MADRE E SORRISO DI DIO
Ci stiamo allontanando dal giorno di Natale e la liturgia ci riporta nuovamente in quel "giorno santo spuntato per noi"; in quel luogo dove abbiamo incontrato diversi personaggi insieme a Dio fattosi uomo per noi: Giuseppe, Maria, i pastori, i magi, e anche altri che la liturgia ha ricordato in questo periodo: Stefano, Giovanni, i bambini innocenti.
Il primo gennaio è il giorno in cui dobbiamo invocare lo Spirito Santo perché ci guidi nello scorrere di ogni giorno e ci ripeta ogni giorno "non temete!".
La liturgia fin dall'inizio ci invita a benedire chiunque ogni giorno incontriamo nel nostro cammino.
Benedire significa dire bene. Noi, invece siamo abituati a dire male, a vedere il male, a scrutare diffidenti ogni affermazione, a cogliere in fallo chiunque. Sembra che sia diventato un mestiere: sempre tutti arrabbiati e arroganti, armati e rabbiosi.
Il primo dell'anno è un invito ad avere un altro sguardo. Nel Vangelo troviamo i pastori, gli ultimi, i disprezzati eppure queste persone hanno iniziato ad avere uno sguardo nuovo, diverso, di lode perenne.
Anche Maria, che oggi ricordiamo solennemente, ci insegna ad avere un nuovo sguardo. Nel vangelo di oggi Ella occupa un posto apparentemente limitato, eppure il suo ruolo è essenziale. La Madre è all'ombra del Figlio ma avvolta dalla Sua immensa luce.
Ella con un nuovo sguardo medita l'iniziativa folle di Dio. Vede nello sguardo dei pastori la benedizione che Gesù è venuto ad inaugurare: incontrare il volto di Dio e il suo sorriso.
Incontrare il volto di Dio sorridente non risolverà mai quei problemi che ci portiamo dentro. La nostra vita è avvolta da un mistero, però va accolta e rispettata così come è. Occorre fidarsi, qualunque cosa succeda nella nostra vita.
Maria è quel sorriso di Dio che sempre ci sta davanti. Ella si è pienamente fidata di Dio, del suo disegno sorprendente abbandonandosi con un sì costante e fedele. Non ha fatto niente di straordinario: ha continuato la sua quotidianità, ha continuato le faccende di casa, ma col cuore di "serva del Signore", pronta sempre a fare la volontà di Dio. È una formula di vita semplice, accessibile a tutti. San Paolo dirà che "tutto concorre al bene per coloro che amano Dio" (Rm 8,28): anche nei momenti duri, Dio sa trarre il bene per tutti!
Celebrare Maria fin dall'inizio dell'anno è un impegno a mettere al centro della nostra vita, fin da questo primo giorno, la Parola di Dio, la stessa Parola che ha sorriso a Maria e che sorriderà anche a noi.
Il primo dell'anno è anche la giornata della pace. È una pace da proclamare col cuore, che ci aiuta a riscoprire la fraternità, una parola spesso abusata e dimenticata. Dio dice del bene e fa del bene, è in mezzo a noi in tutta la sua disarmante bellezza, la sua nudità assoluta, con la sua luce che tutto illumina.
Buon anno allora, che sia sereno, armonioso e pieno d'amore. Possa il sorriso di Dio farci ritrovare quella pace: speranza per tutti noi!
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