METTERE DIO AL CENTRO DELLA FAMIGLIA!
Siamo nell'ottava di Natale e celebriamo la Domenica dedicata alla Santa Famiglia, una sosta per ritornare in quella greppia dove Essa è riunita.
Ci accompagna l'evangelista Matteo ricordandoci un episodio drammatico di questa Famiglia: la loro "fuga in Egitto". Un po' inappropriato parlare di questo mentre siamo intenti ad abbuffarci ed abbagliarci, proiettati all'ultimo dell'anno, invece che gustare la Parola di Dio per la nostra vita.
Noi in questi giorni dimentichiamo le famiglie in disagio, qualcuna l'abbiamo accontentata con un pranzo o un pacco spesa e qualche altra lasciata nell'oblio.
Nel Vangelo abbiamo Giuseppe che lotta, insieme a Maria per la sopravvivenza. Quindi un Vangelo più che attuale, perché rispecchia il valore della famiglia che oggi sempre più si va distruggendo.
Fermarsi a riflettere su questo ci fa pensare a una vita sempre in cammino, in sopravvivenza. Non ci fa pensare alla devozione, ma a come Dio abita la nostra quotidianità.
Noi spesso e volentieri non vediamo Dio nella nostra famiglia e questo perché l'abbiamo allontanato dalle nostre famiglie, dalla nostra vita e si vede anche dal nostro modo di vivere!
Giuseppe e Maria ebbero il coraggio di osare, misero Dio al centro della loro esistenza, non l'hanno mai allontanato. Anzi, Maria ne è diventata madre, l'ha partorito. Il loro coraggio ha sfidato l'Erode del tempo.
Anche oggi molte famiglie sfidano il loro Erode e fuggono attraversando deserti e mari, patendo la fame, subendo violenze guerre, e senza alcuna garanzia di riuscire nell'intento.
Ci sono anche quelle famiglie che vivono abbandoni, separazioni, divorzi, spesso imposti da uno dei coniugi e subiti dall'altro con conseguenti amarezze e rancori, senza tenere conto dei figli, sballottati tra i contendenti; liti senza fine; talora la rovina economica o, da parte di chi subisce, la percezione del fallimento dell'intera esistenza.
Queste e altre motivazioni fanno parte della società odierna, però la crisi della famiglia, ricorda la Santa Famiglia, è la crisi di Dio nelle famiglie. La crisi della famiglia cristiana è crisi della fede. Ecco perché ancora oggi la Santa Famiglia è posta a modello, dove è naturale percepire la presenza di Dio.
Dio chiede di abitare le nostre famiglie! Cerchiamo con semplicità di ricominciare da Dio, di infilarlo in mezzo alle nostre scelte, ai nostri ruoli educativi, alle nostre relazioni familiari. Così come fecero Maria e Giuseppe in piena serenità.
Anche se hanno messo Dio al centro della loro vita, per Giuseppe e Maria non è stata una vita facile; ma sono rimasti uniti, e uniti con amore, perché ciascuno di loro era teso a realizzarsi non secondo calcoli di umana convenienza, di personale interesse, ma secondo Dio.
Anche loro, come ogni famiglia, hanno sperimentato la lotta di tutti i giorni: tristezza, povertà, solitudine, sballottati dalle "onde della vita", tutte quelle cose che anche il piccolo Gesù ha vissuto e anche per lui è stata una lotta per la vita.
Il cammino della famiglia, come del resto di tutti, è fatto incontrando dubbi, fatiche, incertezze, ostacoli, angoscia, il chiaroscuro della vita. Affidiamoci dunque al Signore, affidiamoci alla Santa Famiglia anche se questo è un cammino da affrontare, il Dio dell'impossibile ha per noi e per tutti, un progetto di comunione e di pace, di luce e di vita: cerchiamolo!
Che la quiete e l'amore della Santa Famiglia di Nazareth ci riconducano al bene di Dio. Maria e Giuseppe c'insegnino ad amarci e ad amare il Figlio che ci è donato!
Buona domenica nel Signore a tutti voi!
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