domenica 5 gennaio 2020

EPIFANIA DEL SIGNORE (ANNO A)

GESÙ: LA STELLA CHE CI GUIDA

Oggi celebriamo l'Epifania del Signore. Epifania significa "manifestazione". Infatti, è il prolungarsi del Natale del Signore, la sua prima manifestazione. Dapprima ai giudei, rappresentati dagli umili pastori, poi a tutta l'umanità, di cui i Magi sono la primizia.
Una stella ha guidato i Magi fino a Betlemme perché là scoprissero “il re dei Giudei che è nato” e lo adorassero.
Una domanda sorge spontanea: a noi chi ci guida? C’è in tutti, credo, anche se inconsciamente, la ricerca di Chi davvero sia capace di dare ragione alla nostra vita: una ragione non superficiale, ma che vada oltre il tempo, oltre l'orizzonte.
Forse, sognando sognando, abbiamo smarrito ciò che per noi sembrava "stella polare", che ci avrebbe riempito la vita e ci siamo immersi in un sentimentalismo, ci siamo immersi in un niente che ci fa perdere quei desideri, sogni e forza interiore.
Nel nostro orizzonte, c'è una strada che si apre ma forse non ci accorgiamo, come del resto non abbiamo abbastanza tenuto in considerazione che il nostro cuore non può essere sazio di "cose", di "sogni", che sono polvere al vento. E adesso, passo dopo passo, scopriamo che ogni cosa che credevamo poteva renderci felici era solo illusione, perché ci sta Qualcuno a riempire il nostro cuore.
In quest'ottica si mossero i magi da un paese lontano. Ma, attenzione!!! il viaggio dei Magi non è una fiaba così come è stato sempre concepito: è una pagina autentica del Vangelo e oggi l’abbiamo appena riascoltata (o la stiamo riascoltando) dalle parole dell’evangelista Matteo.
Penso che in questa pagina ognuno potrebbe trovare un invito per la vita. Anzitutto l’invito secondo il profeta Isaia: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua Luce, la Gloria del Signore brilla su di te. Poiché ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli, ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare a te” (Is 60, 1-6). Ieri, nel prologo giovanneo abbiamo ascoltato l'arrivo di Gesù, luce che illumina ogni uomo.
Se vogliamo metterci in cammino dobbiamo destarci dal nostro torpore che ci riempie di sicurezza. Il viaggio dei magi parte e si conclude: da una gioia dei palazzi alla gioia di una mangiatoia, dalle stelle alla stalla, trovando chi era il Bene supremo: Dio.
Questa è la domanda che possiamo farci: abbiamo amore per la ricerca di Dio, proviamo la passione dei Magi, che intuiscono che li attende "Qualcosa o Qualcuno", per cui vale la pena spendere la vita, fare un lungo viaggio, senza farsi ingannare dalla città degli uomini, fino a trovare il grande Amico che ci salva?
L’accoglienza di Gesù nella nostra vita esige un sì, una partenza, un desiderio, una ricerca, un annuncio.
Come i Magi mettiamoci in cammino, alziamo lo sguardo verso Cristo nostra stella. Scopriamone il Volto. Usciamo dagli schemi personali o tradizionali, puntando lo sguardo oltre l'orizzonte.
Come i Magi, entriamo in quella grotta, in quel mistero del Bambino, troveremo anche Maria e Giuseppe per contemplarne la piccolezza da vivere e non da uccidere.
Dio ha un sogno... non facciamo l'Erode di turno che col disprezzo distrugge i sogni del cuore, continuando a uccidere la vita.
Lasciamoci riempire il cuore di quella gioia che solo Dio sa donare e che nessuno può distruggere. Proviamo anche noi la stessa gioia dei Magi: una gioia da testimoniare.

Buona Epifania del Signore a tutti voi!






immagine: www.youtube.com