venerdì 24 gennaio 2020

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

«IL REGNO DEI CIELI È VICINO»

In questa domenica, dedicata alla Parola di Dio, l'Evangelista Matteo ci presenta l'inizio del ministero pubblico di Gesù, dopo l'arresto del Battista. San Paolo ci ricorda, a tal proposito, che «la Parola di Dio non è incatenata», non si può arrestare (2Tm 2,9).
L'inizio del ministero di Gesù non è fatto nei luoghi di santità come Gerusalemme, ma inizia dalla Galilea, una terra miscredente; inizia dagli ultimi perché fossero inondati della Sua luce. È la bellezza nuova che scaturisce dal Vangelo: Dio si fa presente, è vicino agli ultimi così come abbiamo celebrato a Natale.
Questa novità ci dice che non ci sono preferenze di persone, ma itinerari di fede diversi per poter essere inondati dall'amore del Signore. E quest'amore si spande a macchia d'olio: «convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino». Con l'imperativo “convertitevi”, abbiamo l'occasione per aprire il proprio cuore, la propria vita a Dio senza nessuna paura.
Nel mare dell'esistenza Dio è presente, continua a donarsi. Nel suo essere dono per l'altro ci colloca nel suo amore, ci chiama. Abbiamo qui una relazione umana che diventa un cammino nuovo. Troviamo presso il mare due coppie di fratelli: Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni. Dio non viene a separare i vincoli più sacri, ma per liberare da "una rete ingarbugliata", chiama a sé per dare senso a quanto già fanno, pescando in una vita più luminosa: la sua vita, il suo mare.
Il passaggio di Gesù dalla nostra quotidianità, dal luogo dove ci troviamo, non rovina nulla di esistente, non rovina la nostra vita ma la dilata, la ingrandisce, l'arricchisce di senso.
Quando c’è da seguire il Signore lasciamo che Lui dia senso al nostro esistere. L’avverbio giusto è «Subito». Questa parola non vuole dire che non ci sia il tempo della scelta, della riflessione, della maturazione anzi, parte proprio da questo sacrario, risuona come il senso vero dell'esperienza di Dio. Quest'esperienza ci dice che non c’è più tempo da perdere; d’ora in poi il legame con il passato e le abitudini è superato. Seguire Cristo, significa accettare che egli divenga veramente l'unico Signore della propria vita lasciandosi plasmare dalla sua Parola, trasformare la propria esistenza: significa vivere come Lui, costantemente protesto a realizzare nella vita quotidiana il progetto del Padre, rendendolo presente - vicino - tutti i giorni.

Buona Domenica nel Signore a tutti voi!





immagine: https://www.youtube.com/watch?v=HRfCPrnod0c


APERUIT ILLIS

Questa domenica è la “Domenica della Parola di Dio” istituita da Papa Francesco con la Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Aperuit Illis”, emanata il 30 settembre 2019. È un giorno da vivere in modo solenne per riscoprire il valore e la centralità delle Sacre Scritture. 
Nel documento, il cui titolo è ispirato dal versetto del Vangelo secondo Luca: “Aprì loro la mente per comprendere le Scritture”, il Papa stabilisce che “la III domenica del tempo ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio” e fa propria l’affermazione di san Girolamo che scrisse la Bibbia Vulgata: L'IGNORANZA DELLE SCRITTURE È IGNORANZA DI CRISTO.