venerdì 21 febbraio 2020

VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

AMORE E PERDONO: ANIMA DEL MONDO

Questa domenica si chiude il capitolo V del Vangelo di Matteo, con l'invito ad essere perfetti come il Padre celeste. Possiamo chiamare questa domenica la domenica della perfezione. 
Ci troviamo nel pieno del Discorso della Montagna è l'argomento di questa domenica è costruito sul perdono e sull'amore in contrapposizione alla legge della vendetta, del taglione.
Ora perdonare e amare non è una nuova moda apportata da Gesù nei confronti del prossimo, esisteva già ma solo nell'ambiente giudaico. Gesù la perfeziona ed estende l'amore e il perdono anche ai nemici, anche ai pagani ed invita all'imitazione di Dio.
Anche oggi in qualche maniera questa pagina è attuale. Chissà quante volte, anche se poi non siamo arrivati a farlo, abbiamo desiderato far pagare il male ricevuto? Sono proprio tante volte e in diversi modi e sapete perché? perché ognuno di noi porta dentro di sé una ferita.
Ora, Gesù ci invita a rivisitare la nostra vita, che non è da legittimare con dei torti da far pagare. Certo non è facile mettere in atto quanto Gesù ci chiede, però possiamo riconoscere che siamo fuori strada... purtroppo ancora oggi viviamo un cristianesimo all'acqua di rose, un cristianesimo da burattino e non da persone adulte che vivono Dio e lo annunciano.
Ancora oggi possiamo far agire lo Spirito Santo nella nostra vita. Certo, non si tratta di più Messe o fioretti, anche se tra pochi giorni inizieremo la quaresima. C'è una rinuncia a se stessi. "Il Vangelo presuppone che io rinunci a me stesso, che il mio cuore non si incurvi su se stesso e che io accetti le possibilità derivanti dal mio nuovo orientamento verso qualcosa fuori di me" (H. Cox).
Guardiamo allora questo nostro mondo, un mondo stravolto dall'odio e dalla violenza: è un mondo destinato a finire insieme all'uomo che lo vive. Gesù non ci chiede di rinunciare alla nostra dignità, alla nostra identità semmai a difenderla. Rinunciare a se stessi vuol dire distruggere quell'orgoglio che non ci permette di vivere la civiltà dell'amore.
Questa domenica, due sono i segni che ci vengono consegnati: l'amore e il perdono. Per viverli abbiamo bisogno di una libertà interiore che si fa nuovo gesto di vita per incarnare nella ferialità l'amore e il perdono che sarà eterno per noi e per tutto il mondo.

Buona domenica nel Signore a tutti voi!





immagine: www.arcidiocesibaribitonto.it